sabato 27 Aprile 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

Roma: Calabria (FI), da Berlusconi coerenza e rispetto per romani
Silvio Berlusconi, anche per la campagna elettorale di Roma, ha ricercato l’unità del centrodestra, lavorando per far convergere le forze politiche alleate su un nome che potesse essere apprezzato da tutti. Oggi, Silvio Berlusconi è il solo a dimostrare coerenza e rispetto innanzitutto verso i romani che da noi aspettano soluzioni ai disastri lasciati dall’amministrazione del Pd“. Lo dichiara, in una nota, la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria.”Spiace constatare che altri, smentendo quella condivisione iniziale, abbiano scelto la strada dei veti, dei tardivi ripensamenti e delle divisioni. Il nostro elettorato, come è noto, chiede coesione e affidabilità ma qualcuno ha scelto di non rispondere a questa richiesta”, conclude.


L’On. Serena Pellegrino di Sinistra Italiana, vice presidente della Commissione Ambiente alla Camera, è intervenuta ai microfoni della trasmissione ‘Ho scelto Cusano’, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
La Commissione Ambiente della Camera ha approvato l’emendamento del Pd alla proposta di legge che, a cinque anni dal referendum sull’acqua pubblica, recepiva l’esito di quella consultazione: la proposta di modifica dem prevede la soppressione dell’articolo 6 del testo che definiva il servizio idrico integrato quale servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e ne disponeva l’affidamento esclusivo a enti di diritto pubblico. Gli esponenti di Sinistra Italiana Serena Pellegrino e Filiberto Zaratti hanno abbandonato i lavori in corso alla Commissione Ambiente per protestare contro l’atteggiamento della maggioranza, definito arrogante.
Ieri abbiamo abbandonato la Commissione perché è stata radicalmente stravolta la legge così come scritta e voluta dall’intergruppo parlamentare di concerto con i Forum per l’acqua –ha spiegato Pellegrino-. Scrivere questa legge è stata un’operazione meravigliosa, l’abbiamo depositata nel 2014, per due anni non abbiamo avuto nessun sentore che questa legge avrebbe potuto essere stravolta. Il Pd non ha presentato una legge propria da poter abbinare a questa legge e quindi pensavamo che, essendo stata sottoscritta anche da molti parlamentari dem, fosse una proposta di legge concertata. Abbiamo presentato emendamenti che vanificavano la 133 ovvero lo Sblocca Italia, mentre il Pd ha presentato emendamenti che hanno scardinato radicalmente l’impianto della legge, hanno di fatto scritto un’altra legge. Questa nuova legge scritta da loro rappresenta la concezione che ha il Pd di società per azioni o società pubblica spa. Non si può pensare di fare profitto con l’acqua e con la sua gestione. Me ne sono andata dalla Commissione piangendo perché ci siamo battuti per tantissimo tempo per il referendum e poi per questa legge. Io non sono un politico di professione e quindi non ho il pelo sullo stomaco. Quando ho visto smontare questa legge per cui ci eravamo tanto battuti mi sono sentita derubata, come tutti i cittadini”.


ROMA, BANDA DELLA MAGLIANA. A RADIO CUSANO CAMPUS IL MAGISTRATO LUPACCHINI PARLA DI MANLIO VITALE, ER GNAPPA: “PERCHE’ CERTE FIGURE DOVREBBERO SENTIRE IL FIATO SUL COLLO E INVECE CONTINUANO A OPERARE IN MANIERA SPUDORATA, MENTRE AD ABBATINO, CHE PENTENDOSI HA MANDATO ALLA SBARRA ALCUNE FIGURE, E’ STATA TOLTA LA PROTEZIONE E GLI SI NEGA IL CAMBIO DI IDENTITA’?”
Otello Lupacchini, il magistrato che ha messo per primo alla sbarra la Banda della Magliana, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Lupacchini ha commentato le recenti notizie di cronaca che hanno per protagonista l’ex banda della magliana, Manlio Vitale, detto Er Gnappa: “Senza nulla voler togliere all’operazione delle forze dell’ordine che ha portato all’arresto di persone note, ci troviamo davanti a uno dei tanti reiterati certificati di fallimento dell’attività di prevenzione. Evidentemente il fatto che certi personaggi ritornino ciclicamente agli onori delle cronache dimostra che un controllo effettivo non viene efficacemente esercitato. Manlio Vitale non era uno qualunque nella banda della magliana, era un pezzo grosso già all’epoca, diverse vicissitudini che ha avuto ne sottolineano la caratura criminale. Un personaggio che è stato sempre operativo e che ha fiancheggiato elementi che avevano funzioni apicali all’interno del sodalizio banda della magliana, che è sopravvissuto e che negli anni ha reinvestito la sua professionalità in una serie di attività che ne segnalano la caratura. Se ha potuto continuare a delinquere e a un livello non certo marginale, certamente qualcosa non ha funzionato a livello di prevenzione.  Indubbiamente questo è un personaggio che si qualifica per una sua immanente pericolosità e il fatto che abbia continuato a delinquere in maniera spudorata anche quando avrebbe dovuto sentirsi il fiato controllo, induce a dei cattivi pensieri. Nella Roma criminale, comunque, poter dire ‘Io ero uno della banda’, ha ancora un peso enorme“.
Lupacchini parla anche del caso Abbatino: Un esempio banale ma di una gravità estrema. Nel momento in cui ricompaiono questi personaggi vediamo Abbatino, che concorse a mandarli alla sbarra, cui non si concede il programma di protezione e non gli si concede neppure il cambio di generalità. Ora deve presentarsi necessariamente con il suo nome e il cognome, con tutte le conseguenze che si hanno, e questo evidentemente col parere di chi sta conducendo questi processi nei confronti dei vecchi sodali. In questo vedo una grossa contraddizione e un problema serio che comunque dovrebbe essere risolto. Questo porta ad aumentare il prestigio di chi resta su piazza. Mi stupisce che a certi livelli non ci si renda conto di questo“.


AFFITTOPOLI, PALOZZI (FI): “SERVE IMMEDIATA CHIAREZZA DA CITTÀ METROPOLITANA”
Le notizie odierne sul nuovo caso “Affittopoli”, in atto nel patrimonio immobiliare della Città Metropolitana di Roma Capitale, sono quanto mai inquietanti. Affitti di immobili a uso abitativo – di proprietà dell’ex Provincia – a costi stracciati, carenze nelle verifiche di assegnazione degli appartamenti: sono questi e altri i nostri dubbi e le nostre perplessità sulla gestione immobiliare di Palazzo Valentini, che adesso non deve nascondersi ma deve prendere immediata posizione su una vicenda davvero poco chiara. Serve una ricognizione approfondita dei beni immobiliari dell’ex Provincia che, se ben valorizzati, potrebbe davvero rappresentare un importante introito finanziario per le casse dell’ente metropolitano. Bene hanno fatto, dunque, i consiglieri FI Volpi, Giordani e Cacciotti a sollecitare l’immediato intervento della Città Metropolitana”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Politiche Abitative, Adriano Palozzi.

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