giovedì 18 Aprile 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

OSPEDALE ANZIO-NETTUNO, PALOZZI (FI): “BENE D’ALBA. UN GRAZIE AL PRESIDIO CITTADINO”
Stamattina ho preso parte al sopraluogo del gruppo consiliare FI Regione Lazio presso l’ospedale Riuniti di Anzio-Nettuno, presidio sanitario da tempo in sofferenza. La visita, occasione propizia per fare il punto sul presente e sul futuro del nosocomio, si è conclusa con l’incontro tra vertici AslRmH, esponenti politici, operatori e una delegazione del Presidio cittadino che si batte per la tutela del Riuniti. Un confronto sereno, costruttivo e produttivo, in cui da parte di tutti è stata espressa la ferma volontà di difendere il ruolo centrale dell’ospedale di Anzio-Nettuno. Per questo vorrei ringraziare il Presidio cittadino, che per primo ha acceso in maniera civile e concreta l’attenzione sulle criticità del nosocomio, il personale medico-infermieristico, costretto a lavorare in condizioni precarie, e il Dg dell’AslRmH Fabrizio D’Alba, che ha promesso iniziative utili per meglio gestire nel breve periodo l’afflusso di pazienti al Pronto Soccorso e nel medio periodo a dare stabilità di governance all’Ospedale. Questo tavolo di concertazione ha dimostrato che insieme si possono raggiungere risultati importanti. In attesa che dalle parole si passi ai fatti, e, procedendo oltre gli steccati ideologici, continueremo a lavorare per il potenziamento del Riuniti, inestimabile patrimonio sanitario del Litorale a sud di Roma”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.


CAMPIDOGLIO, PALOZZI (FI): “SINDACO MARINO ORMAI E’ UN UOMO SOLO”
Fa quasi tenerezza vedere Ignazio Marino scaricato da chiunque gli capiti attorno. Dopo l’esercito di assessori che l’hanno abbandonato in questi mesi, ora è la sua maggioranza a cominciare a salutarlo. E’ di queste ore, ad esempio, la fumata nera con i vendoliani. Il Partito Democratico, che spesso e volentieri ha criticato il primo cittadino, abbia un sussulto di orgoglio e stacchi la spina all’amministrazione guidata da Marino, giorno dopo giorno sempre più solo”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.


Se Pompei fosse al nord non ci sarebbero problemi. Esistono poteri autonomi, come quello dei custodi degli scavi. A Roma pigrizia mentale e mancanza di volontà di valorizzare l’arte. Vi racconto di quando chiesi a Marino di fare una mostra a Palazzo Braschi…“. Lo ha detto Vittorio Sgarbi ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Quando ero sottosegretario -ha affermato Sgarbi- ho cercato di evitare di occuparmi di Pompei, che è un’isola molto difficile nella quale si rischia sempre di naufragare. Infatti ci sono caduti tutti i ministri. Si tratta di un sito così importante e visitato, che ogni piccola cosa fa notizia. Pompei non è mai stata priva di finanziamenti, è stata priva di capacità di utilizzarli. I custodi a Pompei sono più numerosi del necessario, la ripartizione dei custodi in Italia è molto clientelare. Lì i sindacati fanno scioperi per qualunque cosa. E’ difficile controllare una situazione in cui i custodi non sono lì per necessità, ma per il posto di lavoro. Tutto ciò che accade a Pompei è un’anomalia, non può capitare a Varese, a Como, a Reggio Emilia. Se Pompei fosse vicina a Verona andrebbe benissimo. A Pompei ci sono poteri autonomi, come quello dei custodi, che possono mettere in difficoltà la soprintendenza e il ministro“.
A Roma assoluta pigrizia mentale e totale mancanza di volontà di valorizzare l’arte. Palazzo Braschi ad esempio potrebbe essere un museo da 500mila visitatori all’anno, invece non ci entra nessuno. Nessuno sa cosa ci fanno. Quando sono andato a trovare il sindaco Marino per chiedergli di fare una mostra a Palazzo Braschi, lui mi ha risposto ‘Ma di chi è Palazzo Braschi?’. Io gli ho detto che è suo, è del Comune. Se tu hai un cesso che sputa acqua e non sai come ripararlo, devi chiamare l’idraulico. Qui manca l’idraulico“.


Verdini? E’ un cinico incoerente. Ha sostenuto da subito Renzi, a dispetto di chi l’ha portato il Parlamento. Legge su unioni civili si presta ad abusi a non finire“. Lo ha detto Lucio Malan, Senatore di Forza Italia, ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Riguardo le unioni civili, l’aspetto economico è tutt’altro che secondario -ha affermato Malan-. I dati del Ministero delle finanze, che dicono che le unioni civili costano poco, non sono la verità assoluta, sono un’opinione del Ministero. I costi per lo Stato per le spese dei matrimoni, che comprendono detraibilità fiscale, pensione di reversibilità e assegni familiari, sono di 60 miliardi all’anno. Le associazioni gay dicono sempre che gli omosessuali sono il 10% della popolazione. Se è vero, significa che bisogna calcolare il 10% di quella cifra, dunque circa 6 miliardi all’anno a regime. Senza però calcolare il costo della reversibilità, che si ha quando uno dei coniugi muore. I calcoli del Ministero presuppongono invece che ci siano un numero molto basso di unioni civili tra persone dello stesso sesso: 30mila in 10 anni. Vorrebbe dire che 1 gay su 100 si sposerebbe. E se questo fosse vero, sarebbe una stravaganza, sarebbe sbagliato equipararla al matrimonio eterosessuale. Il vero problema sta nell’abuso. Un extracomunitario ad esempio potrebbe offrire soldi a un vecchietto in cambio di una finta unione civile, così lo straniero prenderebbe la cittadinanza italiana, e quando il vecchietto muore si prende pure la pensione di reversibilità“.
Verdini via da FI? Denis è persona molto abile -ha spiegato Malan-. con grandi qualità, tra cui un certo cinismo politico che non gli fa badare a ideali e coerenza e lo fa passare da una parte all’altra. Credo che già quando avviò i contatti per il Patto del Nazareno, sosteneva Renzi più che il movimento politico e gli elettori che lo hanno portato in Parlamento“.
Carcere giornalisti? Più che giusto che non ci sia -ha dichiarato Malan-. Una cosa sono le intercettazioni fatte per condurre indagini, altra cosa è l’uso di intercettazioni a fini di battaglia politica. Non c’è stato un magistrato finora che sia stato sanzionato per aver diffuso intercettazioni riservate. L’unico che è stato condannato è stato Berlusconi che è stato ritenuto responsabile dell’uscita su “Il giornale” dell’intercettazione in cui Fassino diceva: “Abbiamo una banca”. In nessun’altro Paese tranne il nostro si trovano sui giornali testi di intercettazioni fatte dai magistrati“.


Tutti dopati. Per mantenere certi livelli agonistici è necessario avere degli aiutini“. Maurizio Bianconi, deputato di Conservatori e Riformisti, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Sulla querelle Berlusconi-Verdini: “E’ una sceneggiata tosco-lombarda. E’ di tutta evidenza che Berlusconi è interessato in questo momento in maniera prevalente alle sue aziende. Il partito Mediaset è quello che comanda. Ed è un partito che vuole l’accordo con Renzi, perché un’azienda vuole andare d’accordo con il Governo, è normale. E’ ovvio che quello che resta del partito di Berlusconi deve andare verso il Governo. Il patto del Nazareno è una trovata di Verdini e interessava tantissimo al partito Mediaset. Verdini ha un rapporto quasi quotidiano da molto tempo con Lotti e con Renzi. A questo punto, però, Forza Italia crolla. Perché la politica sbagliata del patto del Nazareno allontana tutti gli elettori. Berlusconi pensava di contenere lo sfacelo ma non ce la fa, i sondaggi lo danno al 9%, si impaurisce e si mette a fare l’amico di Salvini. Facendo il leghista Berlusconi ottiene un duplice risultato: ottenere uno spazio di centrodestra plausibile e riuscire a racimolare di nuovo qualche consenso. A questo punto gli rimane scoperto il rapporto con Renzi, per questo c’è stata la trovata Verdini. Considerando anche che le sue tre donne, la Bergamini, la Pascale e la Rossi non possono vedere Verdini. Così Berlusconi coglie la palla al balzo: manda via Verdini ma tramite Verdini mantiene il rapporto con Renzi, tiene tranquille le tre donne, che finiranno per litigare tra loro, e si mantiene vicino a Salvini. Questo fa comodo incredibilmente anche a Renzi, che può esercitare lo spauracchio Verdini sulla sinistra. C’è stato un accordo tra Berlusconi e Verdini, un piano precostituito, studiato a tavolino“.
L’elettorato, però, secondo Bianconi punirà i giochi di palazzo:Forza Italia ormai è destinata a diventare un microprogetto di Berlusconi. Lui ormai sa benissimo che non conta più niente. Il tema è un altro: quanto centrodestra si riuscirà a fare prima di Salvini e dopo Alfano. Altrimenti l’alternativa è segnata: duello PD-Cinque Stelle. E quelli del Pd hanno fatto male i conti, perché nel 2018 vinceranno i cinque stelle. Anche la gente di destra voterà i cinque stelle per fare fuori tutti i vecchi politici“.
Bianconi, cambiando argomento, da grande appassionato di ciclismo, ha detto la sua sull’appena archiviato Tour de France: “Amo il ciclismo fin da bambino. Non si può far finta di niente. Non si può prender della gente, anche se atleticamente a posto, metterla per 21 giorni sulla bicicletta, fargli fare migliaia di chilometri, scalare i sette colli a una media di 45 chilometri orari e pensare che ce la facciano tranquillamente col pollo o gli spaghetti. I ciclisti subiscono tutti trattamenti farmacologici. Tutti. Poi che siano legali o illegali dipende dai punti di vista, lo determinano le norme. La realtà è che son tutti dopati. Se uno non ha mal di testa e prende un’aspirina si dopa. Se uno prende delle medicine quando non ne ha bisogno, è un dopato. Non è umanamente possibile che un uomo possa fare una cosa così. Una maratona si corre ogni tre mesi. Questi corrono maratone tutti i giorni per un mese di fila. Bisogna scegliere: o si fanno dei tracciati a misura umana, oppure bisogna lasciare ai ciclisti la possibilità di prendere quello che vogliono, perché è una cosa indotta. La colpa del doping, più che dei ciclisti, è degli organizzatori“.


Roma: Calabria (Fi), rimpasto? unica soluzione sono elezioni
Sono mesi il Pd e il suo segretario criticano il sindaco Marino lanciandogli ultimatum. Peccato che poi tutti questi aut aut cadano nel vuoto perché, tra la sopravvivenza del Pd e quella di Roma, i Dem continuano puntualmente a scegliere la prima“. Lo dichiara, in una nota, la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. “Al sindaco di Roma sono state date infinite possibilità di dimostrare le sue capacità amministrative, il problema è che non ne ha. E non ne guadagnerà cambiando qualche assessore dopo aver perso un pezzo dietro l’altro. E che dal rimpasto nasca il rilancio della città non ci crede più neppure il Pd. Al Giubileo manca pochissimo tempo e Roma è destinata a farsi trovare impreparata, sporca, privi dei servizi più basilari. Una Capitale con sfide così importanti davanti a sé non può essere affidata al volontariato dei cittadini o all’iniziativa di qualche testimonial: serve subito un’iniziativa politica. E il primo passo sono le elezioni“, conclude.

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