A 17 anni dalla lotta aspra che gli inquilini del complesso abitativo di Via Salvatore Pincherle 153/169 a Roma misero in atto per difendere il loro diritto all’abitare oggetto della vendita speculativa da parte dell’allora proprietaria Assicurazioni Generali, a prezzi che non consentirono a più di 100 famiglie di acquistare la loro casa viste le condizioni socio economiche in cui versavano, e che portò all’acquisizione da parte di Ater Roma delle case per rispondere all’emergenza sociale creatasi, oggi la stessa Ater mette in vendita le stesse case riproponendo, anzi peggiorando, le condizioni e le modalità di vendita.
Gli inquilini hanno ricevuto una raccomandata in cui si propone la vendita del loro appartamento a prezzi di mercato (circa 2800/3000 euro al mq) con pagamento in unica rata e la richiesta di produrre tutte le certificazioni di abitabilità e di efficienza energetica a loro spese; l’adesione alla proposta va fatta entro 30 giorni passati i quali Ater metterà le case all’asta. Nessuna tutela sociale o garanzia di restare in locazione se non si può comprare l’immobile.
La situazione dell’inquilinato è quella di persone in età media 78 anni, l’80% dei quali con disabilità gravi, invalidità al 100%, pensioni ridotte al minimo, insomma nessuno in grado di comprare il proprio appartamento tanto meno alle condizioni “proposte”. Quella delle case di appartamenti vecchi di 65 anni con le criticità che questo comporta, in palazzi mai manutenuti senza certificazione di abitabilità e di efficienza energetica, documenti necessari per ogni vendita immobiliare ma di cui gli stabili di proprietà Ater non dispongono.
La lotta è dunque ricominciata con l’intenzione di ottenere oltre allo stralcio di queste proposte di vendita (un vero e proprio atto di guerra) una soluzione che metta gli inquilini in condizione di restare nelle loro case pagando un affitto congruo e legato ai loro redditi disponibili (reali).
A questo scopo il Comitato Inquilini Pincherle ha indetto una prima Assemblea cittadina per il 17 aprile alle ore 17 a Via Pincherle, alla quale è stato invitato, tra gli altri, il Presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri.
Rifondazione Comunista, da sempre contro le speculazioni edilizie e interna alle lotte che rivendicano il diritto all’abitare, nel registrare come Ater Roma, allontanandosi ogni giorno di più dalla funzione sociale per cui è nata stia diventando ormai un’agenzia immobiliare che, allo scopo di pareggiare un bilancio in enorme deficit, mette in vendita il suo patrimonio trasformando gli inquilini in moneta contante, è al fianco, oggi come 17 anni fa, degli inquilini di Via Pincherle e parteciperà all’Assemblea del 17 aprile invitando la popolazione a partecipare.
Roberta Cecili
Responsabile politiche dell’Abitare Lazio Prc-Se
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