venerdì 19 Aprile 2024,

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Roma. l’UGL contro la vilenza di genere

scritto da Redazione
Roma. l’UGL contro la vilenza di genere

L’Ugl Lazio raddoppia il proprio impegno contro la violenza sulle donne. Una mission che si sviluppa durante tutti i giorni dell’anno e non si limita al solo periodo dedicato alla sensibilizzazione contro un fenomeno che, in questi ultimi anni, sta assumendo contorni drammatici. Il sindacato ha allestito 100 sagome di donne a Roma presso i Giardini di Piazza San Marco (piazza Venezia) dove resteranno fino al prossimo 25 Novembre, la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Senza parole” che dà anche il titolo all’indagine dalla quale è emerso che i finanziamenti stanziati non risultano essere ancora del tutto operativi sui territori e che la loro assegnazione riflette il noto divario tra Nord e Sud, con quest’ultimo fortemente penalizzato dalla distribuzione di un minor numero di risorse nonostante la necessità di maggiore aiuto e di numerosi episodi di violenza contro le donne. L’Ugl chiede al Viminale di gestire direttamente le case rifugio delle vittime di violenza perché i Comuni non riescono a farvi fronte e rischiano la chiusura: “E’ fondamentale – spiega il responsabile dell’Ugl Lazio Armando Valiani – che il ministero dell’Interno si prenda carico della gestione delle case rifugio, così come avviene per i migranti, attraverso un fondo autonomo gestito dalle Prefetture. C’è poi da rivedere le ripartizione dei fondi che penalizza il Sud a tutto vantaggio del Nord, così come risulta insufficiente che ci sia una struttura per ogni 400mila abitanti”. Nel quadro delle iniziative, si inserisce quella che vedrà protagonista, lunedì prossimo all’interno del Comune di Ladispoli, lo stesso responsabile dell’Ugl Lazio Armando Valiani che consegnerà le maglie ideate per sensibilizzare la comunità nei confronti del grave fenomeno. “Dai un calcio alla violenza”, questo lo slogan inciso sulle t-shirts, un messaggio che punta a rimanere impresso nelle menti dei giovani e non di Ladispoli.

 

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