giovedì 28 Marzo 2024,

Regione

Ξ Commenta la notizia

Primo via libera alla legge sulla comunicazione

scritto da Redazione
Primo via libera alla legge sulla comunicazione

La III commissione consiliare permanente, Vigilanza sul pluralismo dell’informazione, presieduta da Giuseppe Emanuele Cangemi (Ncd), ha dato parere favorevole alla proposta di legge 210 del 30 settembre 2014 – d’iniziativa dei consiglieri Cangemi, Bonafoni, Simeone, De Paolis, Valeriani, Favara, Bianchi, Fardelli, Petrassi – contenente disposizioni a sostegno dell’editoria nel Lazio e riguardanti l’organizzazione delle attività di informazione e comunicazione istituzionali. Sono previsti interventi a favore delle start-up, delle emittenti radiotelevisive, delle testate on line locali e del sistema integrato delle comunicazioni di pubblica utilità. La pl 210 è stata licenziata dalla III commissione con numerosi emendamenti, tra i quali quello che modifica il titolo che adesso è il seguente: “Disposizioni di riordino in materia di informazione e comunicazione“. Un intero Capo della proposta di legge, che si compone di 37 articoli, detta la disciplina del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom). La quantificazione dei finanziamenti è rinviata alla commissione Bilancio, prima che il provvedimento approdi nell’Aula per l’approvazione definitiva. La mole maggiore di emendamenti è stata presentata dal consigliere Davide Barillari (M5s). Numerose le modifiche sottoscritte dai consiglieri Bonafoni, De Paolis e Valeriani, e quelle del presidente Cangemi. Tra gli altri, sono stati accolti: – gli emendamenti all’articolo 4 che intendono favorire la costituzione di “concessionarie per la raccolta pubblicitaria di più aziende editoriali” e il sostegno delle emittenti che dedicano la maggior parte del proprio palinsesto all’informazione giornalistica; – gli emendamenti all’articolo 5 che condizionano l’erogazione dei benefici agli imprenditori all’applicazione di uno dei contratti giornalistici ai dipendenti giornalisti delle emittenti radiotelevisive private e al non aver subito condanne per comportamento antisindacale; – il nuovo comma dell’articolo 7 che così recita: “La Giunta e il Consiglio regionali programmano corsi di formazione e aggiornamento professionale per il personale regionale di cui all’art. 11 comma 4, anche in collaborazione con l’Ordine regionale dei giornalisti e con l’Associazione stampa romana, in attuazione dell’art. 7 del Dpr 137/2012“; – l’emendamento all’articolo 26 che affida al Corecom una funzione di ascolto, anche su richiesta delle organizzazioni sindacali, in materia occupazionale; – l’articolo aggiuntivo che prevede, in caso di crisi occupazionale, la convocazione delle organizzazioni sindacali di categoria da parte dell’assessore competente e il monitoraggio costante del settore dell’editoria giornalistica da parte dell’Osservatorio regionale per le politiche del lavoro. L’applicazione del contratto di lavoro giornalistico ai dipendenti della Regione iscritti all’Albo dei giornalisti che lavorano negli uffici stampa, prevista dal testo originario dell’articolo 30 della proposta legge, invece, è stata abrogata da un emendamento del presidente Cangemi, sostenuto con determinazione da Massimiliano Valeriani (Pd), il quale a tale proposito ha dichiarato quanto segue: “Credo che in ordine generale non sia giusto preservare un’isola differente per i giornalisti rispetto al personale del pubblico nel suo complesso. Credo che sarebbe un bel problema, se invece del contratto nazionale che viene applicato a tutti i profili venissero applicate le tabelle degli ordini professionali a cui i dipendenti sono iscritti“. Non passa dunque la norma che stabilisce l’applicazione del contratto di lavoro giornalistico, tutt’ora applicato ai giornalisti dell’ufficio stampa della Giunta Zingaretti, a tutti i giornalisti che svolgono attività d’informazione nella Regione Lazio. Su questo emendamento Cangemi si è astenuta la consigliera Marta Bonafoni (Sel), la quale ha ricordato che le normative di regioni come Liguria, Umbria e Toscana prevedono appunto l’applicazione del contratto di categoria al proprio personale giornalistico. Il consigliere Barillari, invece, ha dichiarato voto contrario. Oltre al presidente Cangemi e al vicepresidente Gino De Paolis (Sel) alla seduta odierna erano presenti i consiglieri Davide Barillari (M5S), Marta Bonafoni (Sel), Baldassarre Favara (Pd), Daniele Mitolo (Pd), Massimiliano Valeriani (Pd), e il presidente del Corecom, Michele Petrucci.

Rispondi alla discussione

Facebook