Questa mattina siamo ritornati sulla notizia dell’astensione dal voto al nuovo Statuto dell’Azienda Speciale Terracina da parte dei componenti della maggioranza che sostengono il governo cittadino del sindaco Giannetti, con il libero contributo dell’ex consigliere comunale Marzullo e di Aurelio, cittadino terracinese.
Ricordando, che nella riunione plenaria del 6 ottobre lo scenario politico è stato veramente sconcertante, perché avvenuto dopo innumerevoli riunioni tese all’aggiornamento – concorde – del vecchio Statuto, soprattutto sul punto della nomina e delle competenze che dovrà esercitare il nuovo Direttore generale dell’Azienda e i criteri di selezione da porre a bando, con Fratelli d’Italia e Lega ad astenersi.
Votarono favorevolmente la stesura del nuovo Statuto: Chionna (Lista del Sindaco), Villani (Gruppo Misto) De Gregorio (Lista del Sindaco).
Mentre si astenevano dal votare favorevolmente: Tocci (Lega) Mennillo (FDI), Avelli (FDI), Chiumera (PD) Talone (FDI) Ciotoli (FDI) Cerilli e Di Tommaso (Progetto Terracina) e Olleia.
Quale “vero” messaggio gli “astenuti” volessero portare a conoscenza del sindaco Giannetti, anche a distanza di giorni, non è mai stato chiarito da nessuno dei protagonisti.
Autorizzando, di fatto, chi commenta i fatti della politica terracinese a proporre ipotesi, anche bizzarre e fantasiose e spesso anche lontane dalla realtà.
E questo non è un bene per nessuno: tantomeno per le parti politiche che così facendo allontanano sempre più i cittadini dal conoscere democraticamente quanto accade tutti i giorni nel mondo della politica e dell’amministrazione pubblica terracinese. Con i risultati che si riscontrano poi nell’affluenza degli elettori alla cabina elettorale.
In più occasioni abbiamo avuto modo di sottolineare che la politica locale dovrebbe avere il coraggio, soprattutto nei momenti topici del dibattito sui temi fondamentali per la comunità, di far conoscere le motivazioni che stanno alla base di talune azioni che compie.
Perchè è troppo facile far partire decine di comunicati o far produrre redazionali a pagamento per “quisquilie” che si vorrebbero far passare per attivismo politico e amministrativo. .
L’impasse che il procedimento di revisione e approvazione del nuovo Statuto dell’Azienda Speciale Terracina riscontrato nelle commissioni congiunte, doveva essere illustrato alla comunità: perché è un dovere dell’amministrazione pubblica farlo e un diritto del cittadino rivere tali informazioni.
Ed allora, in mancanza di dichiarazioni ufficiali, possiamo pensare che tale astensione da parte di Fratelli d’Italia e Lega sia stata determinata perché non vogliono cambiare, veramente, le sorti dell’Azienda Speciale Terracina?
Possiamo pensare che sia un messaggio al sindaco nel dare attuazione al sempre annunciato rimpasto di giunta, “ridisegnando” così una nuova geografia delle deleghe ai partiti e alle liste che lo sostengono?
Possiamo concepire, che sotto l’astensione del 6 ottobre si possa celare anche la possibilità di Fratelli d’Italia di volere “contare” di più in giunta, forse anche giustamente, perché è primo gruppo della coalizione?
Ma, soprattutto, possiamo essere autorizzati a pensare che la lista civica del sindaco è sovradimensionata negli incarichi di giunta: con un sindaco che ha anche la delega all’urbanistica, di un vice sindaco che è anche un potente assessore ai lavori pubblici, e di un assessore che detiene i cordoni della “borsa”: quindi gestisce le risorse del bilancio e le competenze della pianificazione delle risorse umane?
Con il resto della “truppa assessorile” a dividersi le poche deleghe di peso politico e amministrativo?
Sappiamo che ieri alle 13:35 il sindaco ha convocato la maggioranza per discutere del Consiglio comunale, previsto per domani giovedì 9 ottobre.
Riunione andata deserta: nessuno, ad eccezione di un componente del gruppo misto e uno della lista del sindaco, si sarebbe presentato alla chiamata.
Sappiamo, poi, che oggi pomeriggio il coordinatore di Fratelli d’Italia s’incontrerà con una rappresentanza della Lega per decidere il “comportamento politico” da tenere nel Consiglio comunale di domani.
E mentre tutto questo accade, il sindaco Giannetti e l’assessore ai gemellaggi sono pronti per partire alla volta della Germania, per attendere alle impellenti incombenze “gemellari”.
Avanti Savoia!
e.
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