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Ottobre Rosa, mese della prevenzione del tumore al seno

scritto da Redazione
Ottobre Rosa, mese della prevenzione del tumore al seno
 Anche quest’anno torna ‘Ottobre rosa’: per tutto il mese la campagna di screening per il tumore alla mammella è estesa anche alle donne tra i 45 e i 49 anni, che non rientrano nei percorsi organizzati attivi tutto l’anno. Nel 2018 sono aumentati gli screening alla mammella che hanno raggiunto quota 160 mila in aumento di 5 mila unità rispetto all’anno precedente e i dati parziali di quest’anno proseguono in questo trend di crescita. Grazie ai programmi di screening lo scorso anno è stato possibile individuare 983 tumori maligni in donne asintomatiche.

I Programmi di Screening consistono in percorsi organizzati di prevenzione e diagnosi precoce e sono ATTIVI TUTTO L’ANNO. La Regione Lazio, attraverso le sue ASL, offre 3 percorsi di prevenzione GRATUITI alle persone comprese nelle fasce d’età:

  • Donne 25-64 anni per la prevenzione del tumore del collo dell’utero
  • Donne 50-69 (volontario fino a 74 anni) anni per la prevenzione del tumore della mammella
  • Donne e uomini 50-74 anni per la prevenzione del tumore del colon retto

Come funzionano:

Viene spedita a casa una lettera d’invito con un appuntamento prefissato dalla ASL di appartenenza per effettuare il test di screening; l’appuntamento può essere modificato telefonando al numero verde indicato nella lettera.

Il risultato viene comunicato per posta; nell’eventualità che sia necessario ripetere il test o effettuare ulteriori accertamenti, l’interessato verrà contattato telefonicamente.

Nel caso di un risultato del test dubbio l’interessato sarà invitato a eseguire gli esami di approfondimento presso un centro specializzato (Centro di Screening di II livello).

Nel caso in cui non dovesse pervenire la lettera di invito, sarà possibile telefonare ai NUMERI VERDI delle Aziende Sanitarie per avere informazioni e prenotare un esame.

“Il Lazio è una Regione dalla parte delle donne. La Regione Lazio ha l’obiettivo di studiare, implementare e coordinare ogni iniziativa utile allo sviluppo del sistema della Rete senologica. In questo senso sarà molto importante il supporto, oltre che dei professionisti e delle strutture, offerto dal mondo del volontariato” – parole di Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e all’Integrazione Sociosanitaria.

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