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Legambiente Terracina lancia una petizione per spingere il Comune e la Regione Lazio a costituirsi parte civile nel processo Pro Infantia

scritto da Redazione
Legambiente Terracina lancia una petizione per spingere il Comune e la Regione Lazio a costituirsi parte civile nel processo Pro Infantia

Legambiente Terracina, da sempre molto attiva sulla vicenda Proinfantia, e costituenda parte civile nel processo nella prossima udienza del processo del 21 aprile, ha lanciato una petizione popolare sulla piattaforma CHANGE.ORG per spingere il Comune di Terracina e la Regione Lazio, individuate come parti offese nella ordinanza di rinvio a giudizio della Procura della Repubblica di Latina per ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e altri reati commessi, a costituirsi parti civili.

Legambiente Terracina, coadiuvata dal Centro di Azione Giuridica di Legambiente Lazio e da Legambiente Nazionale, si è fin dall’inizio impegnata per scongiurare la imponente lottizzazione costiera, fino al sequestro del lotto poi confermato dal Tribunale del Riesame e aveva chiesto audizione in Commissione Urbanistica Regione Lazio per provare a rappresentare tutte le problematiche legate al quadro di recepimento normativo della Legge n.7 sulla rigenerazione urbana a Terracina, giudicandolo pericolosamente carente e rischioso, impegnandosi poi nella revisione del PTPR, purtroppo constatando una carenza di tutela per la fascia costiera di Terracina, fino alla predisposizione dell’atto di costituzione di parte civile nella udienza del processo dell’11 gennaio poi rinviata al 21 aprile prossimo, , pubblicando diverse dichiarazioni e comunicati stampa. Durante l’ultimo anno sono state molteplici le fonti di preoccupazione sul versante edilizio per Legambiente https://legambienteterracina.wordpress.com/2021/12/31/legambiente-terracina-di-fronte-alla-ennesima-triste-notizia-di-oggi-di-un-nuovo-sequestro-di-un-cantiere-edilizio-ricorda-il-31-dicembre-data-del-sequestro-del-cantiere-proinfantia-e-prepara-la-co/, a Terracina, città turistica ma già gravata da uno storico abusivismo edilizio, da un litorale ormai cementificato, da un pesante indice di consumo di suolo e da una cronica carenza di verde e parcheggi.

Come forse molti ricorderanno, l’allora Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Pierpaolo Marcuzzi, rinviato a giudizio nello stesso processo Proinfantia per rivelazione di segreto d’ufficio e oggi ancora agli arresti domiciliari per altre ipotesi di reato, mi aveva pesantemente attaccato, in qualità di Presidente del Circolo locale di Legambiente impegnata nella vicenda, durante il Consiglio Comunale straordinario dedicato proprio alla vicenda Proinfantia del 25 gennaio 2021. La Procura di Latina, in seguito al sequestro e dopo mesi di indagine aveva deciso di rinviare a giudizio i vertici della società, il tecnico progettista, un funzionario e dirigente comunali e l’ex Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, confermando tutte le risultanze delle indagini, scaturite anche da nostre analisi e segnalazioni. In questi giorni di attesa per l’udienza prossima del processo Proinfantia del 21 aprile, udienza in cui ci auguriamo venga accolta la nostra richiesta di costituzione di parte civile, non avrei mai pensato di dover leggere sugli organi di informazione che il Comune di Terracina invece si appresta, quasi provocatoriamente a mio avviso, a rilasciare autorizzazioni per un nuovo progetto, e della stessa Società costruttrice i cui vertici sono sotto processo, sullo stesso lotto sequestrato, mentre il Sindaco pro-tempore Roberta Tintari, non ha mai confermato finora, pur sollecitata da più parti, la sua partecipazione in rappresentanza del Comune come parte civile al processo. Qualche giorno fa l’azione meritoria del nostro Circolo è stata perfino menzionata da una interrogazione al Consiglio e alla Giunta Regionale, fatta sull’argomento Proinfantia dal Consigliere Regionale Marco Cacciatore, Presidente della Commissione Urbanistica Regionale, interrogazione in cui si chiedeva, tra l’altro, alla Regione Lazio di costituirsi anch’essa parte civile nel processo” dichiara Anna Giannetti, presidente Circolo Legambiente Terracina e Consigliere Nazionale della Associazione.

TESTO E LINK ALLA PETIZIONE

https://www.change.org/p/proinfantia-terracina-il-comune-e-la-regione-si-costituiscano-parte-civile-nel-processo?recruiter=33476873&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_petition&utm_term=it_web_gs_ua_sap_20211205_brand-broad_conversions-sap&recruited_by_id=02412290-0c79-0130-0475-4040acce234c&utm_content=fht-32961409-it-it%3A3

Al Sindaco pro-tempore di Terracina Roberta Tintari e la sua Giunta e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e alla sua Giunta di costituirsi parte civile nel procedimento penale istruito in relazione alla vicenda Proinfantia avanzando la richiesta risarcitoria per i danni subiti in conseguenza dei fatti occorsi, nei termini temporali e nelle modalità previste dalla legge.

PERCHÈ

Come noto, in conseguenza del sequestro dell’area Proinfantia di Terracina, un pregiato lotto costiero con un immobile storico da sempre adibito ad usi sociali ed una delle ultime aree verdi rimaste davanti ad un litorale cementificato, per il quale il Comune di Terracina aveva autorizzato con Permesso di Costruire n. 6726 del 22 dicembre 2020, la costruzione di un impattante lottizzazione residenziale, la Procura della Repubblica di Latina aveva disposto un rinvio a giudizio dei vertici della Società proponente, di tecnici progettisti, di funzionari e dirigenti comunali e dell’assessore all’urbanistica con ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e altri reati connessi, identificando il Sindaco pro-tempore di Terracina e il Presidente pro-tempore della Regione Lazio come parti offese. La prima udienza presso il Tribunale di Latina dell’11 gennaio scorso si è conclusa con un rinvio al prossimo 21 aprile.

A quanto si è appreso dalle notizie apparse ultimamente sugli organi di informazione, la stessa Società proponente ha nel frattempo sottoposto una nuova istanza con un nuovo progetto per ottenere un nuovo permesso di costruire sullo stesso lotto ancora sequestrato e il Comune di Terracina ha già provveduto a rilasciare una nuova autorizzazione paesaggistica, in previsione di un prossimo Permesso di Costruire e questo ha sicuramente preoccupato la cittadinanza.

L’art. 74 del Codice di Procedura Penale prevede che “…l’azione civile per le restituzioni e il risarcimento del danno di cui all’art. 185 c.p. può essere esercitata nel processo penale dal soggetto al quale il reato ha recato danno ovvero dai suoi successori universali nei confronti dell’imputato…” il Comune di Terracina e la Regione Lazio sono stati direttamente danneggiati dal reato ipotizzato di lottizzazione abusiva, sia sotto il profilo del danno patrimoniale che di quello non patrimoniale.

L’art. 91 ss c.p.p. riconosce agli enti esponenziali la possibilità di intervenire nel processo per far valere i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa dal reato; tra le finalità di tutela riconosciute al Comune di Terracina e alla Regione Lazio rientra quella di garantire il territorio e l’ambiente dei propri cittadini.

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