giovedì 28 Marzo 2024,

Elezioni Europee

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Latina. Sisca: “Un’Europa tutta da rifare, lo spirito quello del Risorgimento Italiano”

scritto da Redazione
Latina. Sisca: “Un’Europa tutta da rifare, lo spirito quello del Risorgimento Italiano”

Interessante convegno quello che si è tenuto venerdì presso l’Hotel Europa di Latina alla presenza di Armando Cusani, ex presidente della Provincia di Latina; Fabio Bianchi, Assessore provinciale alle politiche sociali; Filomena Sisca, Delegata provinciale alle Pari Opportunità; Claudio Brinati, presidente ConfCooperative Latina; Cesare Altobelli, vice presidente Fiavet Lazio; Ivan Simeone, Direttore Generale Confartigianato Latina e Saverio Motolese, Direttore Federlazio Latina.
Durante il suo intervento Filomena Sisca ha tenuto a sottolineare quanto importante sia il ruolo dell’Europa ma quanto, ad oggi, l’intero sistema vada rivisto e riportato alle origini:
“Il dibattito europeista deve essere improntato al dibattito risorgimentale italiano. L’Italia era tutta da rifare e ciò si rendeva necessario per un popolo che voleva essere unito e così l’Europa, ad oggi, è da rifare perché il popolo europeo ne ha assoluta necessità. Io credo che nessuno abbia bisogno di un Europarlamento di scettici ma credo fermamente che la comunità di cittadini europei sia degna di una rappresentanza valida e capace. Credo che le elezioni del prossimo maggio debbano portare in Parlamento voci che facciano sentire forte il nostro retaggio culturale, parlamentari in grado di lottare per una Italia forte all’interno di una Europa forte, parlamentari che credano fortemente in questo progetto.
Se guardiamo agli obiettivi dell’Europa 2020 sembrano così irraggiungibili quanto invece il 2020 è appena dietro l’angolo. Entro qualche anno dobbiamo riuscire a portare fuori dalla povertà 20 milioni di persone, ridurre il tasso di abbandono scolastico del 10%, portare i laureati al 40%, investire il 3% del PIL della UE in ricerca e lavoro, lavorare sul clima e sull’energia riducendo le emissioni di gas e incrementando le fonti di energia pulita, aumentare il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni fino a raggiungere quota 75%…davvero tanta tanta strada da fare.
L’Italia è il Paese che è cresciuto meno in Europa, ancora le donne subiscono forti discriminazioni sul lavoro guadagnando, ad esempio, il 17% in meno dei colleghi uomini nonostante le donne laureate siano il 23% di contro a un 15% di uomini. Dobbiamo dunque, come Istituzioni, impegnarci nella promozione del lavoro femminile aiutando la donna nella conciliazione lavoro-famiglia ma anche cercare di liberare il lavoro dall’illegalità, dal centralismo regolatore e dall’incompetenza.
L’Europa pero, ad oggi, è uno strumento fondamentale per poter ottenere fondi importanti: il mio settore, le Pari Opportunità, ha partecipato a due progetti europei di un certo spessore, uno sulla formazione di donne fuori dal mercato del lavoro e che grazie al progetto sono riuscite a reinserirsi e uno sulla costruzione di una rete antiviolenza sul territorio provinciale che fosse in grado di coordinare tutte le realtà presenti e operanti nella provincia di Latina.
L’Europa, in conclusione, deve passare attraverso un processo di ricostruzione e rivoluzione socio-culturale

Filomena Sisca

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