giovedì 18 Aprile 2024,

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Latina. Imprenditoria femminile, finanziamenti fino a 400 mila euro

scritto da Redazione
Latina. Imprenditoria femminile, finanziamenti fino a 400 mila euro

Si è svolto presso il Museo Cambellotti il convegno organizzato dal Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Latina, dal titolo: Opportunità per l’imprenditoria femminile; Sezione speciale Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità del Fondo di garanzia per le PMI”.
Due i principali argomenti trattati durante una partecipatissima mattinata: la Sezione Speciale per l’Imprenditoria femminile del Fondo di Garanzia per le PMI e il microcreditodonna.
Sono intervenuti: il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, il Vicesegretario Generale della Camera di Commercio di Latina Domenico Spagnoli, la presidente del Comitato Imprenditoria Femminile Laura Brida, la Coordinatrice del progetto microcreditodonna dell’Ente Nazionale Microcredito Daniela Brancati, il funzionario dell’Ente Nazionale Mediocredito Marco Paoluzzi e in rappresentanza della Sezione Speciale Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Pari Opportunità del fondo di Garanzia PMI Sabrina Fausta Aloise.
Il Comune di Latina” ha dichiarato in apertura il Sindaco Di Giorgie la Camera di Commercio sono protagonisti di un progetto che penso sia interessante per tutto il sistema imprenditoriale: 27 comuni su 33 hanno sottoscritto un protocollo di intesa per un piano strategico di area vasta utile a intercettare fondi europei 2014/2020. Sono poi 2 i bandi che abbiamo istituito, uno riaperto e uno in fase di pubblicazione, a valere sul Plus e quindi sull’area target della marina riservati rispettivamente a start up e progetti innovativi da 10.000 a 20.000 euro e all’istituzione di 6 mesi di borse lavoro”.
Il Comitato” ha spiegato la presidente Laura Bridaè presidio territoriale di Unioncamere investito direttamente di un ruolo informativo e di primo orientamento al fine di attivare azioni formative sul tema della Sezione speciale Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità del Fondo di garanzia per le PMI. Si tratta di una grandissima opportunità per le donne che fanno o vogliono fare impresa e rafforza notevolmente il lavoro che stiamo svolgendo da due anni anche con lo Sportello Donna”.
Abbiamo voluto affrontare il tema del credito” ha introdotto Daniela Brancatimantenendo ben ferma un’ottica di genere. Se è vero, e i dati lo confermano, che le donne hanno più difficoltà di accesso al credito, una minor propensione al rischio ma dimostrano una maggiore affidabilità di rientro dei crediti ottenuti, allora lo strumento del microcredito può fornire loro un reale sostegno all’autoimprenditorialità femminile. La sua è una valenza prima di tutto sociale”.
Il microcredito” ha aggiunto Marco Paoluzzisi basa sull’erogazione, non solo fino a 25.000 euro per lo sviluppo di impresa, ma anche e soprattutto su servizi complementari di accompagnamento. Il nostro prossimo obiettivo è quello di effettuare corsi di formazione e di orientamento per le imprese femminili nella regione Lazio dedicate a questo sempre più noto strumento”.
Il Dipartimento per le Pari Opportunità” ha sottolineato Sabrina Fausta Aloiseha concordato con il Ministero dello Sviluppo Economico la costituzione di una Sezione Speciale, denominata “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari opportunità”, dedicata in via esclusiva alle imprese femminili, che si avvale dell’esperienza e del background di un fondo di garanzia già collaudato. La Sezione Speciale dispone di 10.000.000 di euro e interviene in favore delle imprese femminile mediante la concessione di agevolazioni nelle forme di garanzia diretta, cogaranzia e controgaranzia. Le risorse della Sezione Speciale sono impiegate mediante interventi di compartecipazione, con ripartizione della quota di copertura, nella misura del 50% tra le risorse a valere sulla dotazione del Fondo e quelle della Sezione speciale. Pertanto, per effetto della compartecipazione paritaria del Fondo nella copertura delle richieste di garanzia, la Sezione Speciale può, di fatto, contare su una dotazione complessiva di € 20.000.000, in grado di attivare, sulla base dei dati concernenti l’operatività storica del Fondo, nuovi finanziamenti per quasi € 400.000.000”.
ALCUNI DATI
Secondo i dati della Presidenza del Consiglio dei Ministri, le imprese al femminile sono una realtà capillarmente diffusa nel nostro Paese, in cui le imprenditrici e lavoratrici autonome rappresentano il 16% delle donne occupate a fronte di una media europea del 10%.
I dati che si riferiscono alle possibilità di guadagno delle donne che scelgono un lavoro autonomo sono meno confortanti. Si registra dappertutto in Europa un gap di genere: imprenditrici e lavoratrici autonome guadagnano in media il 35% in meno di quanto fanno gli uomini nello stesso settore (dati OCSE aggiornati al 2011). L’Italia registra un dato pari al 47% e si colloca in terzultima posizione, seguita solo da Austria (49%) e Portogallo (59%), segnalando così una potenziale sofferenza dal lato della profittabilità del lavoro autonomo.
Una policy di sostegno all’imprenditoria, in ragione dei dati appena evidenziati, dovrebbe incoraggiare la propensione delle donne a misurarsi in tale ambito e contemporaneamente a sviluppare la capacità femminile di “progettare impresa”. Occorre però che tale scelta sia accompagnata da strumenti di training e da risorse per le startup. Soprattutto in virtù del fatto che, come la maggioranza degli studi rileva, le donne hanno minor accesso al credito, quindi hanno maggiore difficoltà ad ottenere prestiti.
L’intervento dello Stato per agevolare l’accesso al credito può rappresentare quindi uno strumento di riequilibrio rispetto a condizioni di partenza diseguali e può avere un impatto rilevante sulle donne, le quali tendono ad accedere in misura minore al finanziamento esterno e dispongono di meno capitale per lo sviluppo della propria impresa.
Per l’attuazione delle policy di sostegno all’imprenditoria femminile, il Dipartimento per le Pari Opportunità ha preso in esame molteplici opzioni, accogliendo le istanze del mondo imprenditoriale, della cooperazione, delle forze sociali e dell’associazionismo ed ha valutato diverse possibilità progettuali, determinandosi, infine, a definire uno strumento d’ingegneria finanziaria da dedicare in via esclusiva alle imprese femminili, affidandosi a un soggetto già operante sul mercato, quale il Fondo di Garanzia per le PMI.

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