venerdì 29 Marzo 2024,

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Latina. Il Web&Insulti

scritto da Redazione
Latina. Il Web&Insulti

Tutti possono esprimere giudizi e prendere posizione. IL web ormai è diventato la nuova tribuna politica.
Ognuno ritiene di possedere la verità e spara nel mucchio, dicendo,spesso tante stupidaggini e idiozie.
Cosa aveva detto il sindaco? «Latina sta affrontando il flusso migratorio in maniera sostenibile e in uno spirito di condivisione tra tutte le forze politiche. Siamo un esempio per le nostre politiche sul fronte dell’inclusione con il progetto Sprar. Per questo anche noi siamo con il cuore a Catania a chiedere che si aprano i porti e che si costruiscano cantieri di pace per una Italia dei diritti e dell’accoglienza». Si può non essere d’accordo.
sono piovuti insulti gravi, tipo «bisogna prenderlo a calci in c…, nelle pa…., amico della Boldrini di m…., che droga usi…?, ‘sto pagliaccio ancora parla, pezzo di m…». Centinaia di post di questo tipo sono stati considerati troppi. E il sindaco ha infatti annunciato che valuterà eventuali azioni legali. L’elenco si sta allungando e non riguarda soltanto personaggi politici, ma anche blogger, giornalisti, semplici osservatori, economisti, docenti universitari. Anche l’avvocato Giovanni Codastefano, è vittima di insulti e minacce,solo perché ha assunto la difesa dell’uomo accusato di aver ucciso il cane Lucky, fatto grave che ha scosso molti in città.Ma Codastefano, per lavoro,fa l’avvocato e deve garantire a tutti i cittadini la difesa.
Dunque non si può più esprimere opinioni, senza rischiare il linciaggio, fatto di epiteti e minacce, anche di tipo fisico.
E’ vero, Coletta è diventato antipatico a tanti, ma lui ha il diritto di esprimere le sue idee.
Certo, come aveva ricordato Giorgio De Marchis, lui ha sbagliato anche nell’anticipare alcune scelte, come cambiare il nome ai Giardinetti da «Arnaldo Mussolini» a «Parco Falcone e Borsellino», una ferita ideologica per molti cittadini di Latina che hanno creduto e ancora credono agli ideali dell’era fascista. Ma tutto questo non c’entra nulla con il rispetto delle idee di ciascuno di noi.

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