giovedì 18 Aprile 2024,

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La Regione Lazio oggi

scritto da Redazione
La Regione Lazio oggi

SANITÀ, FIALS: COLLASSO PRONTO SOCCORSO COLPA PIANO RIENTRO
C’era da aspettarselo che con la penuria di personale sanitario dovuta al blocco del turnover, la chiusura di migliaia di posti letto, le liste d’attesa interminabili per l’accesso alle prestazioni diagnostiche e la riconversione di ospedali in case della salute, strutture non in grado di fare fronte alle emergenze, si arrivasse facilmente al collasso dei pronto soccorsi. E’ chiaro che la Regione Lazio oltre a dover mettere in campo forze che facciano fronte all’emergenza deve assolutamente rivedere il piano per il rientro dal deficit sanitario perché risulta platealmente inadeguato alle esigenze attuali“. Lo riporta una nota della Segreteria provinciale Fials di Roma che aggiunge: “Non è il primo anno che l’incidenza influenzale stagionale porta alla ribalta delle cronache pronto soccorsi intasati, pazienti che giacciono a terra per carenza di lettighe e di letti veri e propri. Il programma del piano di rientro è stato stilato nel febbraio 2007 e da quel momento ogni piano di assunzioni messo in campo non ha risposto alle necessità dei territori e degli utenti che vi abitano. Le criticità sono evidenti oltre ogni ragionevole dubbio. Quanto al precariato di operatori sanitari e medici che viene chiamato in campo all’occorrenza questo non è sufficiente a soddisfare le richieste di intervento. Inoltre è sotto gli occhi di tutti che i piani di riordino dell’emergenza sono slegati e disarticolati dal contesto in cui operano. I grandi ospedali sembrano sopraffatti dalla carenza di personale mentre – prosegue la nota – ci sono strutture periferiche dove la presenza di pazienti è minima. Vale a dire che la riorganizzazione del sistema sanitario regionale non c’è stata e non c’è ancora “.
Chiediamo pertanto al presidente Zingaretti, ancora commissario ad acta al piano di rientro dal deficit di fornire risposte esaurienti sulla questione emergenza e provvedere a risolvere il nodo della ristrutturazione e dell’organizzazione dell’offerta sanitaria. Già, perché siamo davanti all’ennesimo esempio del flop delle case della salute – conclude la nota di Fials – Esempio deludente che nessuna campagna propagandistica potrà nascondere“.


SANITÀ, ASSOTUTELA: ACCAMPAMENTO AL GRASSI DI OSTIA
Nei giorni scorsi abbiamo effettuato un report fotografico con il quale abbiamo testimoniato alcune gravi mancanze e inadempienze dell’ospedale Grassi di Roma. Il nostro tour fotografico è iniziato nel reparto di pronto soccorso, nel quale abbiamo subito ravvisato una irregolarità relativa alle porte d’ingresso, rotte e quindi un ostacolo per qualsiasi disabile. La situazione ancor più grave però è stata riscontrata all’interno del pronto soccorso, con pazienti ammassati senza alcuna separazione tra uomini e donne, nella più totale promiscuità. Ricordiamo che per i reparti promiscui e per le attività sanitarie scarse si ipotizza il reato di violazioni sulla normativa sanitaria di cui al D. Lgs 193/2007“. Così in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato neo candidato sindaco di Roma.
La situazione non migliora all’esterno del nosocomio – prosegue Maritato – con l’immondizia nelle vicinanze delle camere mortuarie, e la presenza di prostitute che adescano i clienti nella pineta, terminando poi il proprio ‘servizio’, presso il parcheggio dell’ospedale. Nonostante le nostre ripetute segnalazioni ci chiediamo come mai la vigilanza non agisca in tal senso per ripristinare il decoro all’interno del nosocomio. Pertanto chiediamo l’intervento immediato dei Nas e le dimissioni immediate del direttore sanitario, il direttore facente funzione e del direttore amministrativo.
Nelle prossime ore presenteremo una denuncia querela presso la Procura della Repubblica di Roma e presso il nucleo di igiene pubblica, fornendo loro le foto da noi scattate che ritraggono uno scenario inaccettabile per un nosocomio che avrebbe il compito di servire tutta la cittadinanza del litorale sud di Roma“.


CITTÀ METROPOLITANA, SERVADIO E CACCIOTTI ELETTI VICEPRESIDENTI CONSIGLIO
Sono Fausto Servadio (Pd) e Mario Cacciotti (Fi) i vicepresidenti del Consiglio metropolitano di Roma Capitale. A eleggerli l’aula nella seduta odierna, presieduta dal vicesindaco Mauro Alessandri. Servadio, eletto vicepresidente vicario, ha ottenuto 12 voti, mentre Cacciotti ne ha ricevuti 5. Gli altri due consiglieri in lizza per la vicepresidenza del Consiglio erano Angelo Capobianco (M5S) e Danilo Fontana


TRASPORTI. CITTÀ METROPOLITANA ROMA SPOSTA FONDI DA TRENI VIVALTO A TAF
CONSIGLIO APPROVA SCHEMA CONVENZIONE CON REGIONE E TRENITALIA
Il Consiglio metropolitano di Roma Capitale ha approvato lo schema di convenzione con la Regione Lazio e Trenitalia per lo spostamento di materiale rotabile e per la traslazione delle quote di contributo regionale e provinciale. Nel 2004 l’allora Provincia di Roma prese in carico una quota di partecipazione nel finanziamento di 38 treni Vivalto di II classe (72%), di cui 7 vetture semipilota (57%), e Minuetto (60%). Trenitalia ha successivamente chiesto a Citta’ Metropolitana e Regione di spostare le rispettive quote di partecipazione su alcuni treni in sostituzione di quelli finora funzionanti. Con il voto largamente favorevole dell’Aula (14 favorevoli su 18 presenti) e’ stato deciso di spostare il contributo pubblico di Regione e Città Metropolitana, pari a 15.184.102 euro, da due convogli Vivalto I serie e 4 complessi Minuetto a 7 convogli Taf (Treno ad alta frequentazione, ovvero si tratta di vetture dedicate esclusivamente al trasporto pendolare). Nel dettaglio, il contributo concesso da Regione a Trenitalia,
pari a 568.102 euro, imputato alle due carrozze Vivalto I serie viene spostato su un treno Taf, mentre il contributo della Città Metropolitana di Roma Capitale, pari a 14.616.000 euro, per due carrozze semipilota, 4 carrozze Vivalto e 4 complessi Minuetto viene spostato su 6 treni Taf.


Si è tenuta la seduta di insediamento del Comitato Regionale degli Utenti e Consumatori (Cruc), l’organo rappresentativo delle associazioni dei consumatori che operano sul territorio della Regione. Il Cruc è lo strumento di dialogo e di confronto tra la Regione e le associazione degli utenti e consumatori riguardo alle problematiche legate agli interessi e ai diritti dei cittadini e all’erogazione dei servizi pubblici.
Quali sono i principali compiti del Cruc? La formulazione di studi, proposte e pareri sulle leggi regionali e sugli atti amministrativi della Regione, in particolar modo, piani e programmi, riguardanti la materia della tutela dei consumatori.
Presentato il bando destinato alle associazioni rappresentate nel Cruc, per realizzare interventi mirati all’informazione e all’assistenza dei consumatori e degli utenti, in particolar modo per quanto riguarda l’esercizio dei diritti e delle opportunità previste da disposizioni nazionali e comunitarie. L’avviso, da 888.140 euro, fa parte del programma “Regione Lazio per il Cittadino Consumatore IV” e prevede sette diverse tipologie di intervento per l’informazione e l’assistenza a favore dei consumatori e utenti nei campi:
Gioco d’azzardo e ludopatie, per un importo di 125.000 €;
Educazione e cittadinanza economica, 125.000 €;
Qualità dei servizi turistici, con particolare riferimento al turismo ecosostenibile, 125.000 €;
Qualità dei servizi di trasporto, 125.000 €;
Carta dei Servizi, 125.000 €;
Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lazio, 125.000 €;
Qualità dei servizi sanitari, 130.000 €.
Le associazioni potranno partecipare in forma singola o associate tra loro ma potranno comunque presentare una sola iniziativa. Verranno premiate, in particolar modo, la qualità dei progetti presentati e la diffusione sul territorio regionale dei soggetti richiedenti. La domanda di presentazione dell’Avviso pubblico scadrà il 20 Gennaio 2016.
L’insediamento del nuovo Cruc è un ulteriore passo avanti dell’azione della Regione Lazio a favore dei consumatori – è il commento di Guido Fabiani, assessore Sviluppo economico e Attività produttive, che ha aggiunto: altro segno tangibile dell’attenzione regionale per questo settore è il bando attualmente aperto, che destina proprio alle associazioni più rappresentative quasi 900.000 euro di fondi Map 6. Una nuova, concreta, opportunità per poter difendere i diritti dei cittadini in tutti i campi dell’attività economica e istituzionale”.


Spettacolo dal vivo, proseguono lavori Commissione
La V commissione del Consiglio regionale, presieduta da Cristian Carrara (Pd), è tornata oggi a riunirsi per discutere le osservazioni alla proposta di regolamento di Giunta sui contributi allo spettacolo dal vivo, in attuazione della legge regionale 15/2014.
I lavori sono ripresi dall’articolo 6 (Verifiche, controlli e liquidazione del contributo), dove si erano fermati la volta scorsa, e sono terminati con l’esame di tutte le osservazioni presentate sull’articolo 10 (Centri di produzione teatrale).
Approvate due osservazioni rispettivamente di Piero Petrassi (Centro democratico) sull’art. 6 e del presidente Carrara sul 7 (Decadenza, revoca e rinuncia), nonché accolto l’impegno della Giunta a riformulare il comma 6 dell’art. 6 stesso, ritenuto “opaco” dalle opposizioni, il dibattito si è concentrato sull’articolo 8 (Produzione dello spettacolo dal vivo) e in particolare sulla questione dei punteggi, sui quali la maggioranza, nelle persone dei consiglieri Marta Bonafoni (Sel) e Eugenio Patanè (Pd), si impegnava a ritirare tutte le proprie osservazioni di dettaglio, in cambio dell’accorpamento delle stesse in una sola maxiosservazione (che sarebbe stata reiterata anche per gli articoli da 10 a 13) da sottoporre al parere della Commissione, in cui si chiede una rimodulazione del criterio di attribuzione dei punteggi, ai fini dell’assegnazione dei contributi, che tenga conto dei tre criteri della territorializzazione, dell’internazionalizzazione e del riequilibrio territoriale.
I rappresentanti del Movimento 5 stelle Gianluca Perilli e Gaia Pernarella però hanno individuato in questo metodo un tentativo della maggioranza di calare una mannaia su tutte le osservazioni singole riguardanti i punteggi, comprese quelle dell’opposizione, rappresentata, oltre che dai consiglieri del M5s, anche da Pietro Sbardella (Misto) e da Olimpia Tarzia (Lista Storace). A ciò la maggioranza ha replicato che tale scelta di metodo non riguardava in alcun modo le osservazioni delle opposizioni. Al termine di un lungo dibattito, all’osservazione cumulativa della maggioranza è stato dato parere favorevole e contrario, invece, a quelle singole del M5s tendenti a rivedere i singoli punteggi.
Approvate invece un’altra osservazione del M5s riguardante l’art. 9 (Centri di produzione) e due della consigliera Bonafoni, riguardanti i centri di produzione teatrale (art. 10), come riformulate dalla stessa consigliera in un caso e dall’assessore Ravera nell’altro. Sull’articolo 10 medesimo, però si riproponeva l’osservazione cumulativa di maggioranza già approvata sull’articolo 8, e il dibattito tra maggioranza e opposizione si riaccendeva.
Il presidente Carrara chiudeva quindi i lavori, non prima di aver completato l’esame delle osservazioni sull’articolo 10 e rinviando a una seduta successiva l’esame dei rimanenti (in tutto sono 21). Presenti anche i consiglieri Rosa Giancola e Riccardo Valentini (Pd) e Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti).


PORTA FUTURO NELLE UNIVERSITÀ: UN’ALTRA OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI
Va avanti l’impegno della Regione per sostenere i giovani e aiutarli nella ricerca di un lavoro dopo il percorso di studi. Nasce proprio per questo Porta Futuro città universitaria, il nuovo servizio pensato per offrire assistenza e informazioni e accompagnare i cittadini in un percorso dedicato all’aumento dell’occupabilità.
Cos’è Porta Futuro Città Universitaria? Una struttura pensata per laureati e laureandi ma aperta anche a tutti i cittadini e alle imprese che desiderano aumentare l’efficacia delle proprie tecniche di ricerca del lavoro o innovare i processi produttivi. Aprirà il 27 gennaio alla Sapienza e sarà estesa via in tutti i principali atenei del Lazio.
Una risposta a un grande punto debole del nostro sistema. Secondo l’Ocse in Italia  il tempo che intercorre tra il conseguimento di un titolo di studio e un lavoro a tempo indeterminato è pari a 44,8 mesi. In Inghilterra ci si laurea a 21 anni circa e si trova un lavoro stabile a 21,5 anni. Per questo la Regione ha deciso di intervenire, per favorire l’occupabilità e contribuire ad abbattere i tempi d’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
Ecco tutti i servizi che offre Porta Futuro Città Universitaria:
Accoglienza, per facilitare l’utilizzo consapevole dei servizi.
Orientamento, per consentire agli utenti di prendere consapevolezza riguardo le principali caratteristiche del metodo di lavoro e utilizzare al meglio le loro competenze e capacità nel mercato del lavoro.
Bilancio delle competenze, per migliorare la definizione dell’identità professionale degli utenti.
Servizi formativi brevi per l’aumento dell’occupabilità, per rendere i profili professionali più compatibili alle richieste del mercato del lavoro.
Consulenza per lo startup di impresa, per aumentare la consapevolezza dell’aspirante imprenditore e sostenerlo: dalle procedure relative allo start-up d’impresa all’analisi di fattibilità, dal supporto alla redazione del business plan alla ricognizione eventuali strumenti di finanziamento pubblici e privati disponibili.
Eventi e convegni: empowerment dei cittadini riguardo tematiche particolarmente rilevanti nell’ambito del mercato del lavoro.
Da oggi apre un servizio rivolto ai giovani e agli studenti universitari ma anche a tutti coloro che cercano lavoro, perché con Porta Futuro Università apre un servizio, che studiando le capacità, le esigenze, i curricula dei giovani li accompagna verso un ponte fra le offerte che le imprese del territorio offrono e la domanda – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è quel legame e contatto che, noi ci auguriamo  permetterà alle persone di sentirsi meno sole o peggio vittime dei ricatti o di chi assume sottocosto, proprio come forma di schiavitù, o peggio della cattiva politica che a volte trasforma il diritto al lavoro in un favore da chiedere a qualcuno”.
Non devono essere servizi separati ma devono stare nel cuore della vita studentesca e la stessa cosa faremo nelle altre università. –è il commento del vicepresidente e assessore alla formazione, Massimiliano Smeriglio, che ha aggiunto: il tema è l’occupabilità, ma anche la formazione, la mobilità europea ma anche le opportunità che arrivano da tutto il mondo portandole qui perché sappiamo quanto è difficile oggi confrontarsi col mondo del lavoro. Non è vero che non si può fare niente, si può fare molto se mettiamo in un unico luogo tutti i dati e le opportunità che il pubblico e anche il privati sanno esprimere per i giovani” – ha detto ancora Smeriglio.

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