venerdì 19 Aprile 2024,

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Il Gazzettino delle ore 19

scritto da Redazione
Il Gazzettino delle ore 19

Davide Mattiello, deputato del Pd e membro della Commissione antimafia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito alle voci di una possibile sostituzione di Rosy Bindi alla presidente della Commissione parlamentare antimafia. “In Commissione antimafia non c’è alcuna discussione a riguardo –ha affermato Mattiello-. Non avverto questo problema. Coloro che hanno inteso mettere in circolazione questa voce, sono coloro che non hanno a che fare con la Commissione parlamentare antimafia e non stanno animando il dibattito all’interno della Commissione. Arrivati a questo punto, sostituire la presidente della Commissione sarebbe inspiegabile, perché sarebbe dannoso per tanti motivi. Da quando si è insediata la presidente Bindi, la Commissione antimafia ha lavorato più di qualunque altra commissione e i documenti parlamentari lo attestano. Un esempio su tutti è lo scandalo della mala gestione sui beni confiscati alla mafia. La Commissione, appena insediata, ha aperto un’inchiesta proprio sui beni confiscati e le aziende confiscate alle mafie”.


COMUNALI: ID, FASSINA CONDANNI PAROLE ODIO PECIOLA CONTRO SALVINI
Fassina farebbe bene a condannare le parole di odio che il suo collega Peciola ha rivolto a Matteo Salvini. Il rischio che semplici militanti possano farne le spese è elevato, come dimostrano le aggressioni dello scorso weekend contro i banchetti di Noi con Salvini. È chiaro che a qualcuno interessa alimentare una campagna elettorale astiosa. Come è altrettanto chiaro che una certa sinistra strizzi l’occhio a realtà eversive presenti nei cosiddetti centri sociali,  per poi magari prenderne ipocritamente le distanze soltanto quando si palesano fenomeni di violenza politica. Tra le priorità del nuovo Sindaco di Roma sarebbe opportuno prevedere l’interruzione del trasferimento di risorse pubbliche ai centri sociali e la chiusura di quelli che si sono resi protagonisti di azioni violente. Mentre i cittadini sono vessati è inaccettabile mantenere dei luoghi che troppo spesso sono vivai di teppisti e spacciatori.” Dichiara Francesco Pasquali, Direttore del centro studi Italia Domani.


COMUNALI: ID, STOP SOLDI PUBBLICI A CENTRI SOCIALI IN ODG NUOVO SINDACO
Tra le priorità del nuovo Sindaco di Roma sarebbe opportuno prevedere l’interruzione del trasferimento di risorse pubbliche ai centri sociali e la chiusura di quelli che si sono resi protagonisti di azioni violente. Mentre i cittadini sono vessati è inaccettabile mantenere dei luoghi che troppo spesso sono vivai di teppisti e spacciatori. È noto che una certa sinistra strizzi l’occhio a queste realtà per poi prenderne ipocritamente le distanze soltanto quando si appalesano fenomeni di violenza politica.” Dichiara Francesco Pasquali, Direttore del centro studi Italia Domani.


COMUNALI: PASQUALI (ID), SENZA PRIMARIE AUMENTA ASTENSIONE
Il centrodestra rischia di pagare un prezzo elevato se continua ad ostacolare le primarie o ancor peggio se deride i tentativi messi in campo da alcune forze politiche come la Lega di Salvini. Il rischio di astensione infatti resta elevato se i partiti non fanno un bagno di umiltà prendendo consapevolezza del clima che si respira tra i romani“. Dichiara Francesco Pasquali direttore del Centro Studi Italia Domani ed ex consigliere regionale.


D’ANNA (ALA) A RADIO CUSANO CAMPUS: POLITICAMENTE PARLANDO, A LIVELLO DI CULTURA POLITICA, IL MORTO E’ BERSANI, NON VERDINI.
Vincenzo D’Anna, senatore di Ala, è intervenuto su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Vincenzo D’Anna ha attaccato Bersani, che a sua volta aveva accusato Ala e Renzi di trasformismo: “Mi sono dimesso dal ruolo di portavoce di ALA, perché per ALA è finita la fase costituente. Ora ci struttureremo come movimento sul territorio, è giusto che ogni carica venga democraticamente eletta nel contesto dei partecipanti. Le polemiche all’interno del Pd e le parole di Bersani? Lui ha detto che Renzi sta resuscitando i morti, ma io non credo che Verdini sia mai morto. I veri cadaveri sono quelli che sono stati comunisti quando c’era il comunismo, marxisti quando veniva propinata questa ideologia come salvezza dell’umanità e poi si sono resuscitati nel corso degli anni usando tutta una serie di neologismi, dai riformisti ai progressisti. Il morto è Bersani dal punto di vista della cultura politica, non Verdini. E’ Bersani ad essere resuscitato agli approdi liberali. Fa una polemica vecchia: i comunisti hanno sempre avuto la spocchia di essere diversi e migliori degli altri, pur essendo l’esatto contrario. Bersani dovrebbe essere tirato fuori dal sarcofago delle mummie postcomuniste“.


Roberta Lombardi, deputata del Movimento Cinque Stelle, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, la radio dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel format Ecg Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Roberta Lombardi ha speso parole d’elogio per la candidata a sindaco di Roma del Movimento Cinque Stelle, Virginia Raggi: “Virginia Raggi è un’ottima candidata. E’ una nostra attivista che viene da tre anni di solida esperienza in consiglio comunale, è una giovane donna, mamma,. cittadina romana, nata e cresciuta a Roma, che conosce perfettamente tutti i problemi della sopravvivenza quotidiana del cittadino romano“.
Sulla querelle legata al praticantato che Virginia Raggi ha svolto nello studio Previti, Roberta Lombardi è categorica: “Noi ci aspettiamo che ovviamente arrivi, come abbiamo visto in tutti questi anni, una macchina di fango immensa addosso al Movimento Cinque Stelle. E’ di queste ore la vicenda legata a Casavatore, dove i due candidati sindaco, l’attuale primo cittadino e il suo sfidante, sono indagati per indagati per una vicenda di scambio elettorale politico mafioso in una storia che arriva nel cuore del Parlamento e che arriva a coinvolgere Guerini del PD e una deputata del PD che è in corsa nelle primarie di Napoli come candidata sindaco. Tutto questo nel silenzio assoluto dei media, mentre per Quarto, per una cosa che aveva una rilevanza insignificante rispetto a questo caso, è stata suonata la grancassa per settimane. Per tornare al caso Raggi: ha fatto praticantato, appena laureata, presso il suo professore, che si appoggiava allo studio Previti. Lo stesso Previti che, vorrei ricordare, è nel partito che ha votato le riforme costituzionali e la legge elettorale con il Pd, ed è stato difensore di Berlusconi. A una ragazza appena uscita dall’università che segue per fare esperienza il suo professore viene rimproverato il praticantato, di questo si sono dimenticati tutti. Tra le altre cose, Di Battista è andato a ritrovare come votarono nel 2008, per l’indulto, alcuni autorevoli esponenti del PD che in questi giorni giorni si stanno scatenando contro Virginia Raggi. Ovviamente votarono a favore dell’indulto che consentì a Previti di non andare in carcere“.
Da Lombardi, poi, un commento sull’emergenza casa nella Capitale: “Stiamo aspettando i dati del Ministero dell’Interno sugli sfratti eseguiti nel 2015. Arriveranno tra qualche settimana. Il trend è crescente e il tutto, ovviamente, è dovuto alla crisi economica. Magari c’è chi perde il lavoro e lo trova a condizioni economiche meno vantaggiose, così da non riuscire più a pagare un canone di locazione o una rata del mutuo. E tra l’altro, a proposito di mutuo, cosa pensa di fare il nostro governo? Porta avanti un decreto legislativo che permetterà di togliere la rata a cittadini che per sette rate, anche non consecutive, non pagheranno regolarmente, per regalare la loro casa alle banche. I media stanno sottovalutando questa vicenda, il governo lavora solo a favore delle banche. Chiunque avesse contezza davvero di quello che sta succedendo, penso che arriverebbe con i forconi sotto a Montecitorio“.


Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord in Senato e Commissario di Noi con Salvini a Roma, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Durissimo Centinaio con Guido Bertolaso: “Bertolaso a livello politico è un morto che cammina, se noi vogliamo andare avanti con Guido Bertolaso e andare a schiantarci va bene. Guido Bertolaso non è il candidato sindaco a Roma. La gente non gradisce questa candidatura. Anche Berlusconi dovrebbe ascoltare i romani in questo momento. Non si deve avere paura di confrontarsi con i cittadini. Secondo me Pivetti potrebbe essere un buon candidato, è l’unico candidato che fino ad ora è stato proposto dalla società civile, ma a me andrebbe bene chiunque, l’importante è che sia un candidato presentabile. Io su Bertolaso sto ricevendo e-mail e sms di protesta, i commercianti quando mi incontrano per strada mi dicono “Bertolaso per carità”, la gente mi dice che se Bertolaso è candidato a sindaco di Roma per il centrodestra voterà altro. Noi con Salvini sta investendo in modo pesante e serio su Roma, mi dispiace che Bertolaso offenda i nostri collaboratori, il suo atteggiamento mi fa abbastanza sorridere. Bertolaso dice di aver vinto le consultazioni? A me pare che non sia andato tanto bene. Se Bertolaso ha vinto le nostre consultazioni, allora io divento Papa!“.


Antonio Fiumefreddo, l’avvocato finito nel mirino del Parlamento siciliano dopo la pubblicazione nei mesi scorsi sulla stampa dell’elenco dei parlamentari morosi col Fisco, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Fiumefreddo è decaduto da presidente di Riscossione Sicilia dopo le dimissioni dei due consiglieri del Cda. “In Sicilia continua ad essere un delitto far pagare anche i potenti di turno –ha affermato Fiumefreddo-. Ho presieduto Riscossione Sicilia e mi sono accorto che i nostri parlamentari regionali, ma anche sindaci e consiglieri, appena eletti venivano graziati dalla società di riscossione. Non venivano più cercati, non c’erano più procedure esecutive nei loro confronti nonostante fossero morosi. Ho convocato i direttori delle sedi provinciali della società per informarli e uno di loro mi ha risposto: ‘E’ la prassi’. Abbiamo rintracciato anche deputati non più in carica che prendevano vitalizi ed erano morosi col fisco, ma che non venivano più cercati da Riscossione. Io sono stato nominato dal Presidente Crocetta lo scorso anno e ho trovato una società che raccoglieva praticamente nulla, con ampi spazi di privilegi nei confronti dei cittadini con i redditi più alti. Se la prendevano con i pensionati e con i poco abbienti. Quando fui nominato dissi che avrei agito così come dovrebbe agire chi ricopre incarichi pubblici e mi fu detto che questa mia condizione non poteva essere accettata. Ma non pensavo si sarebbe passati dal dire al fare. Da maggio a novembre abbiamo sequestrato oltre 3000 autovetture di grossa cilindrata, addirittura un aereo privato, tutti intestati a dei prestanome. Tutte queste azioni sono diventate la ragione per cui occorreva che io andassi via. Sono stato consapevole del rischio che ho corso, ma lo rifarei. Se le tasse le pagano 3-4 persone su 100, è evidente che 3-4 persone non possono contribuire per 100. Il reato di lesa maestà ancora esiste e il giudice che lo applica è il Parlamento siciliano. Ho definito pirati alcuni inquilini di quei palazzi e sono stato denunciato per diffamazione”.
Crocetta ha detto di non averlo abbandonato. “Il presidente Crocetta in parte dice il vero –ha spiegato Fiumefreddo-, nel senso che gli hanno chiesto di decapitarmi e non l’ha fatto personalmente. Non mi ha mollato, ma non ha neanche mosso un dito quando gli altri mi hanno attaccato. Fin quando esistono politici del genere, è giusto che esista anche l’antipolitica”.


SICUREZZA, PALOZZI (FI): “VICINANZA A TONELLI. RENZI VERGOGNA”
Voglio esprimere la mia vicinanza personale a Gianni Tonelli, segretario del Sap, colpito in queste ore da un malore dopo 43 giorni di sciopero della fame per sensibilizzare comunità e istituzioni sulla gravissima condizione, in cui sono costretti a operare le forze di Polizia. Eppure Renzi e Alfano continuano a rimanere indifferenti: una vergogna nazionale che la dice lunga sul misero spessore umano di questo governo”. Così il consigliere regionale e coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi.


Telese, giornalista e conduttore del programma “Matrix” su Canale 5, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Pronta l’operazione “Stampubblica”, con cui il Gruppo Espresso (che edita Repubblica, L’Espresso e i giornali locali Finegil) ingloberà presto ItEdi, società che controllaLa Stampa e il Secolo XIX e che è controllata al 77% da Fca e partecipata da Ital Press Holding di Claudio Perrone. Diminuiscono le voci che sono in campo e diminuisce la pluralità dell’ecosistema dell’informazione -ha commentato Telese-. Queste unificazioni sono figlie della crisi, della povertà. E tutto questo fa male al giornalismo. Segnalo che solo tre anni fa c’erano 5 quotidiani importanti nazionali che hanno chiuso. In questo momento restano pochi giornali e sono sempre meno quelli che sono fuori dall’area di consenso del governo. Questa situazione è figlia del processo che porta a tagliare i costi, a ridurre le spese. Probabilmente c’era già un accordo di massima tra i vertici dei giornali, sicuramente i giornalisti non lo sapevano. Quando ci sono delle fusioni di questo tipo, restano degli organici e delle redazioni autonome? Io non credo. Credo che la scocca e il telaio siano uguali. Siamo in un momento in cui c’è un governo molto forte, che ha assunto il controllo totale della Rai, che ha due quotidiani liberali che gli sono amici, questi due quotidiani magari gliene portano in dote 4 ed è chiaro che il panorama dell’informazione si indebolisce. E’ una situazione che deve far accendere un campanello d’allarme”.

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