venerdì 19 Aprile 2024,

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Il Consiglio regionale boccia la proposta del M5Stelle di riconvertire in altro i fondi per la Roma – Latina

scritto da Redazione
Il Consiglio regionale boccia la proposta del M5Stelle di riconvertire in altro i fondi per la Roma – Latina

Riconvertire i fondi Cipe per la Roma-Latina impiegandoli, a valle di un tavolo col ministero per le Infrastrutture, per la messa in sicurezza della Pontina e la realizzazione di una metro di superficie. Lo hanno chiesto in aula i consiglieri regionali del M5S presentando un ordine del giorno al bilancio che però è stato respinto dall’aula grazie ai voti favorevoli del Pd e del centrodestra. Tuttavia la maggioranza non si è schierata compatta contro il documento grillino, che ha incassato l’appoggio di Sel e l’astensione di Gianluca Quadrana della lista civica Zingaretti.


ROMA-LATINA. SI-SEL: CONTRARI AD OPERA INUTILE, INVESTIRE PER PONTINA
Contrari all’opera Roma-Latina, sulla quale, in tutte le sedi, abbiamo espresso voto contrario. Si tratta di un’opera che non solo riteniamo inutile sul piano strategico, ma che inoltre va a compromettere il tessuto economico e ambientale di quella porzione di territorio, fino ad impattare in modo più generale sull’insieme della Regione. La nostra contrarietà, articolata in anni di studio e di mobilitazione dei comitati di cittadini, e’ sostanziata da proposte concrete che stiamo portando nella discussione politica istituzionale: a nostro avviso e’ indispensabile un intervento di messa in sicurezza della Pontina, l’unica arteria stradale che collega il Gra di Roma con l’intero territorio sud pontino, così come riteniamo indispensabile avviare un potenziamento importante del trasporto pubblico su rotaia, in grado di alleviare il peso del traffico su gomma. Ciò vale tanto per i collegamenti delle merci che per quello delle persone, in una zona in cui insistono tante attività produttive fondamentali per il Lazio. Investire quindi sulla realizzazione di una metropolitana leggera, disincentivando il trasporto privato, è la chiave per invertire la rotta. Una posizione che trova ragioni anche in relazione alla necessita’ di bloccare il traffico auto: fatto che ha interessato molti comuni anche della nostra regione, per far fronte all’inquinamento atmosferico e allo sforamento dei livelli di Pm 10 nell’aria“. Così in un comunicato i consiglieri di Sinistra Italiana – Sel alla Regione Lazio, congiuntamente al Coordinamento di Sel regionale, che ribadiscono la posizione da sempre tenuta dal partito, sia a livello territoriale che su quello Istituzionale.


ROMA-LATINA. STORACE: M5S NON BLOCCA INFRASTRUTTURE
I grillini, nonostante il dissenso esplicitato in aula da Sel rispetto al resto della maggioranza, non riescono a far fare retromarcia alla regione sull’odg che pretendeva di bloccare le infrastrutture Roma Latina e Cisterna Valmontone. Documento bocciato, la Pisana a volte e’ meglio del consiglio comunale di Quarto“. Così in un comunicato Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.


ROMA LATINA, AURIGEMMA (FI): CHIEDEREMO CONSIGLIO STRAORDINARIO
Sulla Roma Latina, è andata in onda l’ennesima spaccatura di questa maggioranza che dimostra di avere poche idee ma ben confuse. Si tratta di una infrastruttura di rilevanza strategica per tutta la nostra regione, in particolare il versante sud. Opera, che già era stata finanziata dal Cipe in fase di progettazione. Invece a tutt’oggi è ancora tutto fermo tra rinvii e incertezze. Infatti, sull’odg presentato oggi in aula, a firma m5s, che chiedeva il definanziamento dell’ opera, la lista civica Zingaretti si è astenuta, mentre Sel ha votato a favore del definanziamento. Il Pd invece ha votato contro, ribadendo quindi l’importanza della Roma Latina. Naturalmente a nulla sono valsi i nostri richiami al fine di riconoscere l’importanza di quest’arteria, sia in termini di viabilità che a livello occupazionale, visto che si darebbe ossigeno alle tante imprese locali e all’indotto, ma anche per la tutela delle migliaia di cittadini che adesso percorrono la pontina, che è tra le tre strade più pericolose d’Italia. Abbiamo chiesto anche un intervento dell’assessore Refrigeri, per farci capire quale fosse il reale intendimento della maggioranza, ma naturalmente si è guardato bene dall’intervenire preferendo il silenzio, anche se con notevole imbarazzo. Ora, visto il silenzio della maggioranza, sarà nostra premura assicurare che vengano date risposte e per questo chiederemo un consiglio straordinario per sapere lo stato dell’arte e capire gli intendimenti della Regione“. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma.


ROMA-LATINA, SI-SEL: DA SEMPRE CONTRARI, INVESTIRE SU METROPOLITANA LEGGERA
Contrari all’opera Roma-Latina, sulla quale, in tutte le sedi, abbiamo espresso voto contrario“. Così, in una nota, i consiglieri di Sinistra Italiana – Sel alla Regione Lazio, congiuntamente al coordinamento di Sel regionale, che “ribadiscono la posizione da sempre tenuta dal partito, sia a livello territoriale che su quello Istituzionale“.
Si tratta di un’opera – spiegano- che non solo riteniamo inutile sul piano strategico, ma che inoltre va a compromettere il tessuto economico e ambientale di quella porzione di territorio, fino ad impattare in modo più generale sull’insieme della Regione. La nostra contrarietà, articolata in anni di studio e di mobilitazione dei comitati di cittadini, è sostanziata da proposte concrete che stiamo portando nella discussione politica istituzionale: a nostro avviso è indispensabile un intervento di messa in sicurezza della Pontina, l’unica arteria stradale che collega il GRA di Roma con l’intero territorio sud pontino, così come riteniamo indispensabile avviare un potenziamento importante del trasporto pubblico su rotaia, in grado di alleviare il peso del traffico su gomma. Ciò vale tanto per i collegamenti delle merci che per quello delle persone, in una zona in cui insistono tante attività produttive fondamentali per il Lazio. Investire quindi sulla realizzazione di una metropolitana leggera, disincentivando il trasporto privato, è la chiave per invertire la rotta. Una posizione che trova ragioni anche in relazione alla necessità di bloccare il traffico auto: fatto che ha interessato molti comuni anche della nostra regione, per far fronte all’inquinamento atmosferico e allo sforamento dei livelli di Pm 10 nell’aria“.

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