venerdì 19 Aprile 2024,

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I fatti di Francia con risvolto italiano

scritto da Redazione
I fatti di Francia con risvolto italiano

PARIGI, ALEMANNO: TRONCA RILANCI DELIBERA SU CENSIMENTO MOSCHEE
Ho inviato al Commissario di Roma Capitale, Prefetto Tronca, una copia della delibera per il censimento dei luoghi di culto nella città di Roma, che avevo presentato lo scorso 7 maggio, quando era ancora in carica il sindaco Ignazio Marino. Questa delibera, bocciata in Commissione dalla maggioranza di sinistra, prevedeva la creazione di un Albo per censire tutti i luoghi di culto e le associazioni a sfondo religioso non firmatarie di patti concordatari. Secondo la nostra proposta per essere iscritti a tale Albo, le associazioni devono sottoscrivere un protocollo di trasparenza dei propri atti religiosi, dei comportamenti sociali e dell’attività svolta all’interno dei luoghi di culto per permettere alle Autorità di verificare l’esistenza di centri di predicazione fondamentalista nascosti sotto le sembianze di luoghi di culto“. Così in una nota l’ex sindaco Gianni Alemanno.
Oggi, dopo le stragi messe in atto dai fondamentalisti islamici a Parigi, l’istituzione di un Albo assume un connotato di urgenza e di necessaria precauzione in vista anche dell’inizio dell’Anno Giubilare – continua Alemanno – Il voto con cui la maggioranza di centrosinistra aveva respinto questa mozione dimostra con quanta miopia ideologica e con quanto demenziale buonismo il mondo progressista ha sempre affrontato questa questione e, soprattutto, quante responsabilità si è assunta questa parte politica nel non combattere preventivamente le infiltrazioni fondamentaliste nel nostro Paese come in tutta Europa.
Va notato che nella delibera è prevista una collaborazione con la Grande Moschea di Roma, che è l’unico luogo di culto islamico che ha con lo Stato italiano un rapporto sancito da un atto ufficiale ed è governato direttamente dalle Ambasciate dei Paesi Arabi. Questo dimostra che non è certamente la nostra parte politica che vuole creare una guerra di religione o cedere a forme di discriminazione nei confronti del mondo islamico. Solo un’attenta vigilanza costruita sul territorio può permettere di isolare con chiarezza le centrali di predicazione del fondamentalismo e del terrorismo dalle pratiche religiose perfettamente integrabili con la cittadinanza italiana“.


FRANCIA: ALLERTA IN PIEMONTE, SI CERCA SOSPETTO TERRORISTA SU SEAT IBIZA
Allerta su tutte le autostrade del Piemonte, dove la polizia stradale sta cercando una Seat Ibiza scura. A bordo ci sarebbe Baptiste Burgy, che le autorità francesi sospettano possa essere stato coinvolto negli attentati di Parigi. A quanto si apprende, in particolare, la polizia stradale di Torino ha diramato una nota di ricerca dell’auto a tutte le pattuglie operanti sul territorio.


FRANCIA: SCONTRO ALFANO-SALVINI, E PARTE LA CAMPAGNA SU TWITTER
E’ di nuovo scontro, l’ennesimo. A poco più di 48 ore dagli attentati che hanno colpito Parigi, continuano i battibecchi piccati tra il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il leader della Lega Matteo Salvini. Stavolta è il responsabile del Viminale ad attaccare. Intervenendo a ‘Unomattina’, Alfano va giù duro: “Ascoltando Salvini – dice – sembra di percepire il suo dispiacere perché gli attentati di Parigi non siano avvenuti in Italia, così da consentirgli di fare caciara e guadagnare voti. Le polemiche in Italia – prosegue il ministro – sono deludenti. C’è un momento in cui i leader politici devono dimostrare la loro statura morale, in questo caso dimostrano il loro nanismo morale“.
La risposta del leader della Lega non tarda ad arrivare, e dà vita a un tam tam mediatico trainato dall’hashtag ‘Alfanodimettiti’, ben presto trend topic su Twitter. Salvini riporta puntualmente le parole del ministro: “Lo ha incredibilmente detto a Raiuno l’incapace Alfano. Vergogna – commenta – E questo dovrebbe difendere gli italiani? Prima lo denuncio e poi…“. Segue l’appello ai suoi follower. “Incapace Alfano, vergogna! riempiamo Twitter, facciamo sentire la nostra voce“. Quando l’hashtag da lui coniato svetta tra quelli più usati in Italia, Salvini esulta: “Gli italiani gridano in coro: ‘Alfanodimettiti’, incapace! ‘Alfanodimettiti’ è primo nei trending topic! Non una questione personale, ma buon senso, legittima difesa, voglia di vivere in un paese sicuro!”.
Il Nuovo centrodestra tenta di arginare l’onda che monta su Twitter lanciando l’hashtag ‘io sto con Alfano’. “Salvini dimostra natura estremista. Esprimere opinione non è reato, è un diritto e chi lo nega è contro la democrazia. ‘iostoconAlfano'”, ‘cinguetta’ la portavoce di Ncd, Valentina Castaldini.
Ma anche dalle file di Forza Italia c’è chi prende le difese del leader del Carroccio, muovendo critiche al responsabile del Viminale. “Nei momenti drammatici occorre mantenere testa fredda e nervi saldi, specie se si hanno responsabilità di governo – osserva il capogruppo azzurro alla Camera Renato BrunettaLa coesione nazionale, che è un valore, non può diventare il pretesto per svuotare la dialettica tra maggioranza e opposizione, fino a demonizzare chi esercita il diritto di critica“.
Il ministro Angelino Alfano – secondo Brunetta – ha detto parole gravi, né responsabili né democratiche, quando ha attribuito al segretario della Lega, Matteo Salvini, di desiderare attentati terroristici in Italia per poter attaccare il governo. E’ un’illazione inaccettabile, basata sul rancore personale, sintomo di perdita di lucidità, tanto più grave provenendo da un ministro alla guida del settore più delicato, che è quello della sicurezza. Per questo diamo tutta la solidarietà al nostro amico e alleato Matteo Salvini, colpito nei suoi sentimenti più profondi. Auspichiamo da tutti il massimo senso di responsabilità, soprattutto da parte degli uomini di governo“.


GIUBILEO, STORACE: “A ROMA ALTO RISCHIO PER SICUREZZA, INTERROGAZIONE”
Zingaretti ha il dovere di spiegare cosa intenda fare per garantire tranquillità e sicurezza ai romani durante il Giubileo. Generiche manifestazioni contro il terrorismo non sono in grado di rassicurare gli abitanti del Lazio e di Roma dal pericolo terrorismo, visto quanto avvenuto a Parigi“. Lo scrive in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra che, stamani, ha presentato un’interrogazione urgente a risposta immediata al presidente della Regione, Nicola Zingaretti.
Lo scorso 15 novembre, Fabio Conestà, segretario del Sindacato Autonomo di Polizia, ha denunciato, in un’intervista a Il Giornale d’Italia, un quadro allarmante di criticità. Innanzitutto – prosegue Storace – i 2mila agenti trasferiti nella Capitale, fra poliziotti, carabinieri e finanzieri non solo sono la metà di quanto richiesto dal Questore ma verranno impiegati a rotazione invece che nella totalità degli effettivi. La promessa di assunzione di ulteriori 2500 poliziotti è sufficiente a coprire la metà dei 5mila che andranno in pensione nel 2015. Non si ha notizia di corsi antiterrorismo e solamente 300 fra istruttori e agenti dei Nocs sono addestrati per questo genere di emergenze. Anche in piazza San Pietro il quadro è preoccupante: due pattuglie fisse della piazza; 4 agenti piantonati; 8 operatori in servizio alle quattro apparecchiature radio (su 6 disponibili visti i costanti guasti), una pattuglia operante lungo il perimetro del Vaticano e un’altra in servizio in piazza. Quest’ultima – aggiunge Storace – sarà impegnata ad allontanare i nomadi, i mendicanti, le guide e i venditori abusivi, i borseggiatori e, infine, controllare le persone sospette; ma spesso viene eliminata per la mancanza di poliziotti (ferie, malattie e permessi). Piazza San Pietro, invece, può contare su circa 16 poliziotti per ogni turno, già pochi di per sé. Il turno di notte, dalle 19 alle 7 del mattino, è coperto solo da 4 o 5 agenti, spesso coordinati da un assistente capo per la mancanza di un ispettore o un sottufficiale. Ecco, questo è il quadro dei numeri che non appare davvero idoneo a garantire la sicurezza dei pellegrini, dei turisti e dei romani. E’ ora che il Presidente della Regione alzi la voce col Governo. Non possiamo correre rischi oggi – conclude Storace – e piangere domani“.


PARIGI, STORACE: “LORENZIN DICA CHI CURERÀ ALFANO”
Dopo la sparata contro Matteo Salvini la Lorenzin ha il dovere di dirci chi curerà, seriamente però, Angelino Alfano“. Lo scrive, in un tweet, Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.

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