venerdì 19 Aprile 2024,

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Gazzettino del Lazio delle ore 18.30

scritto da Redazione
Gazzettino del Lazio delle ore 18.30

COMUNALI, PALOZZI (FI): “D’ACCORDO CON BERTOLASO. UNITI SI VINCE”
Sono completamente d’accordo col nostro candidato sindaco Guido Bertolaso: se il centrodestra mostra la capacità di ricompattarsi e lavorare in maniera determinata e condivisa, ha tutte le carte in regola per conquistare il governo della città di Roma. Mancano tre mesi alle elezioni comunali, siamo entrando in un periodo elettorale molto delicato ed è dunque necessario lasciare da parte divisioni e ambizioni personali al fine di costruire una coalizione forte e coesa intorno ad una figura competente e professionale come quella di Guido Bertolaso”. Così, in una nota, il coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi.


CALCIO, PALOZZI (FI): “TIFOSI LAZIO NON CADANO IN PROVOCAZIONI, VINCA LO SPORT”
Sin dal sorteggio degli ottavi di Europa League, che ha decretato Sparta Praga-Lazio, in programma stasera nella bella Capitale ceca, la stampa ceca ha gratuitamente gettato benzina sul fuoco, catalogando i tifosi della Lazio oggi in trasferta con epiteti quantomeno fuori luogo e demagogici. Un “tam tam” mediatico che non ci piace e che ha il sapore dell’inutile provocazione, a cui però, sono convinto, non cadranno i 1500 sostenitori biancocelesti, che si recheranno allo stadio “Generali Arena”. Ci auguriamo, dunque, che stasera si materializzi una grande festa di sport, dove a vincere siano il fair-play e il buonsenso, e sollecitiamo tutte le autorità italiane preposte alla sicurezza a vigilare per la tutela e la protezione dei fan della Lazio. Dobbiamo fare il possibile per scongiurare un’altra Varsavia”. Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio e coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi.


“DA ADESSO IN POI DIRO’ ‘FACCIA DA ORFINI’ AL POSTO DI FACCIA DA C***”. NICOLA MORRA ATTACCA IL PD INTERVENENDO SU RADIO CUSANO CAMPUS.
Nicola Morra, senatore del Movimento Cinque Stelle, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus,l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Morra ha commentato le primarie del Pd parlando sia di Napoli che di Roma: “Non solo Napoli, anche aRoma c’è stato qualcosa di poco chiaro. Un esponente del PD romano ha dichiarato al Messaggero che sarebbero state gonfiate virtualmente le schede bianche e le schede nulle, giusto per far gonfiare la partecipazione complessiva al voto, come se l’esigenza fosse recuperare altri 3 o 4000 votanti, che poi sarebbero stati votanti folli, perché se qualcuno va alle primarie ci va per votare qualcuno, non per astenersi, tra le altre cose anche pagando. Francamente rilevare questo dato la dice tutta sulla serietà delle primarie romane. A Napoli, invece, ci sono dei video che parlano chiaro. Chiederei ai vertici del PD napoletano e quindi anche a Valeria Valente,di esser lei a farsi attrice di un processo di rivisitazione del tutto, o anche di far rivotare gli attivisti e gli iscritti. Se uno non ha problemi di sorta, accetta tranquillamente di essere sottoposto di nuovo al vaglio elettorale. Se la Valente ha la coscienza pulita, possono tranquillamente rifarsi le primarie“.
Nicola Morra fa riferimento anche a casi passati: “Un gruppo che si dilania per l’elezione di un candidato a sindaco, non potrà mai essere animato dalla volontà di combattere per il bene della città. Le stesse dichiarazioni di Bassolino rivelano che a Napoli c’era una sorta di guerra tra Bande. Questo mi ricorda la vicenda di Sergio Cofferati in Liguria. Le primarie del PD danno sempre vita a polemiche, vengono puntualmente beccati cinesi al seggio, rom che fanno la fila e altre situazioni assurde che poi vengono brillantemente usate da Crozza per creare delle pantomime esilaranti. Se le premesse da cui devono essere estrapolati gli uomini con cui offrirsi alla città son queste, sono delle premesse debolissime“.
Nicola Morra ne ha anche per Matteo Renzi: “Mi chiedo se recuperare serietà e credibilità sia l’obiettivo diun Presidente del Consiglio che per ragionare di una eventuale partecipazione italiana agli interventi militari in Libia, piuttosto che venire presso le Camere, preferisce andare dalla D’Urso. Crozza da questo punto di vista è stato meraviglioso quando ha ricordato che mentre Renzi era a Domenica Live, il suo elettorato era a Chi l’Ha visto e il Pd napoletano era a Ok il Prezzo è giusto. Così si rende la politica sempre più un qualcosa di risibile“.
Su Giachetti: “Qualche mese fa disse che non si sarebbe mai candidato a sindaco di Roma, perché servono delle competenze che lui stesso disse di non avere? Alle parole bisognerebbe far seguire i fatti, in politica troppe volte aver memoria diventa un handicap. Io e tutti i colleghi del Movimento Cinque Stelle ci sforziamo di avere e conservare la memoria. Il Pd romano è alla disperata ricerca di un qualcuno da immolare a un eventuale ballottaggio. La figura di Giachetti, che ha un’immagine meno sbiadita di tanti altri suoi colleghi, è la figura che il Pd ha deciso di offrire di offrire al Pd romano, quello stesso PD che Marianna Madia, l’attuale ministro della funzione pubblica, reputava una sorta di associazione a delinquere organizzata per bande“.
Sulle dichiarazioni di Orfini: “Qualche tempo fa si arrabbiava con chi diceva che il Pd era invischiato in mafia capitale, mentre qualche giorno fa ha fatto riferimento al Pd di mafia capitale per giustificare il flop di affluenza alle primarie? Non userò eufemismi, faccio mia una proposta che leggevo sui social, sostituire quel famoso epiteto ‘faccia da c..o’ con ‘faccia da Orfini“. Potrebbe essere una nuova definizione. Piuttosto che faccia da c… potremmo dire faccia da Orfini, per indicare una sfrontatezza che non ha limiti“.


PRIMARIE, ILEANA ARGENTIN (PD) A RADIO CUSANO CAMPUS: A NAPOLI LE RIFAREI. ORFINI? E’ COME SE AVESSE DATO UN PO’ A TUTTI DEI MAFIOSI. GIACHETTI? UOMO LIBERO E INTELLIGENTE, NON SCIOCCO COME MARINO.
Ileana Argentin, deputata del Partito Democratico e coordinatrice del comitato elettorale romano di Giachetti, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Ileana Argentin ha tenuto a precisare le sostanziali differenze che ci sono tra le primarie di Napoli e quelle di Roma: “Bray, Fassina e Marino? Hanno già dato, tornassero ad essere più sereni. C’è una tendenza a farsi del male. Noi andiamo avanti, crediamo fortemente nel nostro candidato Roberto Giachetti e siamo convinti di poter fare grandi cose, anche se questo pasticcio delle primarie ci ha creato problemi, ma è solo un modo per infangare anche un percorso democratico che poteva dare risposte importanti. Nella vicenda primarie Roma deve essere nettamente separata da Napoli. A Roma io non so bene a chi è venuto in mente di mettere qualche scheda bianca, ma quello di Napoli è tutto un altro mondo. Lì abbiamo visto dei video in cui venivano dati soldi. Sono due realtà diverse. E poi mi permetto di dire che le primarie devono essere stoppate se non abbiamo regole fisse, non possiamo andare avanti così. Servono maggiori regole, presupposti stabili, altrimenti ogni volta diventano fonte di polemica. Io le primarie di Napoli le rifarei. Se fossi nei candidati di Napoli le rifarei. Se parliamo di pulizia e trasparenza, rifarle sarebbe per loro stessi uno strumento per lavorare meglio. La gente non ne può di sentirci litigare tra di noi. Marino e Bray dovrebbero avere la consapevolezza che farsi male tra di noi è una forma di follia“.
Ileana Argentin critica anche Matteo Orfini, per la sua frase legata al vecchio Pd e a mafia capitale: “Dire che tre anni fa c’erano centomila votanti perchè quello era il Pd di mafia capitale? L’ho detto a Matteo, è stata una caduta di stile. E’ stato come dare dei mafiosi un po’ a tutti e non credo che sia giusto. Probabilmente lui aveva voglia di tutelare queste primarie, ma con questa battuta ha veramente esagerato“.
Ileana Argentin crede fortemente in Roberto Giachetti: “E’ un uomo libero. E’ un uomo che rispetta la politica e fa della sua quotidianità la politica. Non ci saranno capi corrente che lo potranno indirizzare da una parte e dall’altra. E non è sciocco come Marino. Cerca la compartecipazione, la condivisione, sa come fare politica, non ha l’arroganza di mettersi al di sopra di qualcuno. E’ libero ma intelligente. Noi vogliamo vincere“.


Umberto Croppi, politico e saggista, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Croppi, dopo l’esperienza nella giunta Alemanno, sta dando il suo contributo alla campagna elettorale del candidato del Pd alle prossime elezioni comunali Roberto Giachetti. “Io mi occupo a tempo perso di politica, il mio lavoro è sempre un altro –ha affermato Croppi-. Analizzando la situazione romana e volendo impegnarmi ancora per questa città, ritengo che attualmente la candidatura di Giachetti sia la migliore. Siamo amici da più di 20 anni e credo che, se messo nelle condizioni giuste, può essere un grande sindaco per Roma. Innanzitutto deve vincere, e nelle condizioni in cui è il Pd a Roma, non è facilissimo riportare al voto il numero di persone sufficienti a far vincere il candidato del Pd. C’è una crisi di rigetto che si tocca con le mani nei confronti del Pd romano. Quindi per prima cosa vorrei aiutarlo a vincere e poi a governare. Alemanno e Marino sono caduti perché in maniera diversa hanno dovuto fare i conti con gli apparati dei partiti. Non vogliamo mettere in piedi non tante listarelle per raccattare qualche voto, ma fare un raggruppamento ampio che sia un partner del Pd nell’appoggio a Giachetti. Questo può essere uno strumento per convincere quelli che voterebbero Giachetti ma non il Pd. E poi questa forza di rappresentazione della città gli servirebbe per garantire la sua autonomia. Giachetti è uno spirito libero, persino troppo per certi aspetti, ha un carattere spigoloso. Per governare Roma bisogna avere un accordo forte con il governo quindi il fatto che sia stato indicato dal Presidente del Consiglio non è un limite, ma un grosso vantaggio. Sono le bande ad aver permeato i partiti a Roma, sostituendo una logica affaristica alle scelte politiche. E’ dal basso quindi che bisogna aiutare Giachetti ad essere autonomo. Non mi sto impegnando per avere un ruolo nella giunta di Giachetti. Non me lo posso permettere perché fare l’assessore significa impegnarsi troppo e rinunciare al proprio lavoro principale”.
Sulla vicenda delle schede bianche ‘gonfiate’ alle primarie del Pd a Roma.E’ stata una mossa da dilettanti allo sbaraglio -ha affermato Croppi-. Ciò dimostra che il Pd a Roma non ha più una tenuta vera, gli manca proprio la cultura politica”.
Sull’esperienza dell’amministrazione Marino. “Durante l’amministrazione Marino ci sono stati una serie di errori compiuti dal Pd –ha spiegato Croppi-. Che Marino non fosse in grado di governare si era capito già dai primi mesi e il Pd lo aveva capito subito. Era all’inizio che dovevano intervenire. Nel dicembre 2014 avevano avuto l’opportunità, dopo Mafia Capitale avrebbero dovuto sciogliere il Consiglio. Ma hanno avuto paura di andare al voto troppo presto e per 10 mesi hanno imbastito una difesa a oltranza di Marino creandogli un consenso che fino a quel momento non aveva, facendo credere a qualcuno che Marino era l’uomo del rinnovamento. Poi con il viaggio in America, gli scontrini, le piccole bugie, hanno capito che non potevano più tenerlo. E a quel punto era meglio fare un’autocritica, spiegando in aula i veri motivi dell’allontanamento, anziché dare vita a quella scena col notaio, con le firme quasi estorte. Hanno quindi creato tutti i presupposti per lo strappo con l’elettorato”.
Sul M5S e Marchini.Il M5S è una monade chiusa in se stessa -ha affermato Croppi-, è impossibile dare alcun tipo di apporto. Al di là che ci sono persone preparate e anche simpatiche, il M5S non esprime alcuna capacità politica quindi sarebbe un rischio fargli governare Roma. Se vincono li mettiamo alla prova. Marchini mi ha cercato diverse volte, gli avevo spiegato che lo spazio elettorale che lui aveva è quello attuale. E’ una persona a cui per certi aspetti voglio anche bene, però non ha la struttura per fare il sindaco. Le sue possibilità elettorali non sono realistiche per arrivare al ballottaggio. E’ lo stesso Marchini delle scorse elezioni, con un’immagine più consumata dal tempo. A meno che non si ritiri Bertolaso e si candidi lui col centrodestra”.


Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito all’omicidio di Luca Varani, 23enne ucciso a Roma da Manuel Foffo e Marco Prato dopo un festino a base di alcol e droga. “E’ esagerato quello che viene detto e scritto in queste ore sulla comunità gay -ha affermato Marrazzo-. La vita notturna gay è uguale a quella etero. Ci sono pub, discoteche e locali che possono essere più trasgressivi rispetto ad altri, ma niente di più rispetto ai locali etero. Quanto è stato descritto riguarda una situazione più generale, che riguarda tutti e non solo i locali gay. Il problema di base è l’utilizzo della droga, non se un uomo si veste da donna o meno. Bisogna precisare che questo non ha nulla a che vedere con la comunità gay, ma con il problema della droga. Ci sono giovani e giovanissimi che vanno a serate dove si drogano e poi si suicidano o commettono reati. Anche col nostro numero verde rileviamo che la droga è facilissima da trovare, dalle scuole, alle università, ai locali”.
Riguardo i Chem Sex. Festini del genere esistono dai tempi degli antichi romani che usavano l’oppio –ha affermato Marrazzo-. Li attribuiscono ai gay, ma riguardano persone che decidono di fare sesso dopo aver assunto droga, omosessuali o eterosessuali che siano. Non capisco perché se viene fatto da persone omosessuali diventa una caratteristica della comunità gay. Il problema che va risolto in Italia è quello di aumentare il controllo dell’utilizzo della droga. Che due persone possano comprare tutta quella droga di giorno, facendosela portare a casa, avendo già avuto problemi di abuso di droga, ci deve far riflettere. Le persone che fanno uso di droga dovrebbero essere sotto controllo, prima di tutto delle loro famiglie. Noi continueremo a fare diffusione di materiale informativo per l’uso consapevole delle droghe, noi faremo anche pressione col Ministero dell’interno e con le altre istituzioni per questo. La stessa cosa l’avremmo fatta anche se l’omicidio fosse avvenuto in una relazione tra persone eterosessuali”.

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