martedì 19 Marzo 2024,

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Fondi, Villa Catarano, domani si presenta il libro di Giuseppe Norcia

scritto da Redazione
Fondi, Villa Catarano, domani si presenta il libro di Giuseppe Norcia
Nessuno avrebbe immaginato che mangiare un confetto ci avrebbe resi partecipi della dimensione divina, eppure questo piccolo dessert, nato innocentemente per essere un fine pasto, nel tempo si è arricchito di profondi significati religiosi. L’incontro della mandorla e dello zucchero accompagna da sempre le tappe della nostra esistenza; recuperarne il senso e la qualità ci permette di riscoprire le nostre radici.
 
L’autore, il professore Giuseppe Nocca, presenterà in anteprima il suo ultimo libro: Il confetto dolce della fede, Aliribelli Editore, la sera di Ferragosto a Fondi, 15 agosto 2020 alle ore 20,00 nel giardino della Villa Cantarano di Fondi LT, con ingresso gratuito da piazza Porta Vescovo.
L’iniziativa è organizzata dalla Pro Loco Fondi e patrocinata dal Comune di Fondi, dall’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, dalla Regione Lazio.
La serata si svolgerà con la collaborazione dell’Associazione Araldica Contado d’Aquino che rappresenterà “Milizie storiche a Villa Cantarano”; il Mercato Ortofrutticolo di Fondi, il Caseificio Porta Roma “Giunonica”; L’angolo del Caffè di Via Madonna delle Grazie di Fondi.
Prenotazioni e info: 3297764644. Media partner Radio Show Italia.
La scheda del libro:

Lungo è stato il viaggio che i confetti hanno fatto per giungere fino a noi ed il suo utilizzo per le cerimonie religiose è solo una parte della storia affascinante di questo dolce. La fusione della mandorla con lo zucchero, coniugando forma e colore costante, sono senza dubbio il frutto di un adattamento antropologico durato più di mille anni.

Il testo risponde a molte domande: perché proprio la mandorla rispetto a tutta la frutta secca, perché lo zucchero quando tutto il mondo classico e medioevale prediligeva il miele, perché proprio il bianco quando nel medioevo il panorama cromatico era molto differenziato.

Nella mandorla va a confluire la visione geometrica che aveva ispirato parte del mondo classico e che poi affonderà le proprie radici nel medioevo. Lo zucchero inizia una storia parallela a quella del miele originando una vera e propria archeologia del miele italiano. Il confetto non diventa solo il dolce delle cerimonie religiose ed in particolare delle nozze, in realtà la sua esplosione “antropologica” avviene in occasione del carnevale ove il gesto del “lancio” acquisisce quasi la funzione di un rito che ci viene documentato da molte fonti riportate per esteso nel testo.

Il saggio affronta e contiene anche capitoli molto tecnici relativi alla cristallizzazione dello zucchero, alla tecnica di produzione dei confetti e sulle allergie dovute all’ingestione delle mandorle. Non poteva mancare un capitolo dedicato agli additivi che le norme europee consentono di aggiungere durante il processo produttivo. L’aggiunta degli additivi ha di fatto ridotto i costi di produzione dei confetti, rendendoli più appetibili, ma ha anche aumentato i pericoli per la salute umana, soprattutto dei bambini che li consumano. Gli additivi hanno svilito il fascino originario dei confetti, per questo nel testo un capitolo è stato dedicato proprio alla qualità percepita di questo dolce. Il cieco consumo di dolci ci ha distratto dalla percezione delle proprietà organolettiche dei cibi che il testo intende invece riproporre poiché il confetto nasce per una sua sacralità direttamente collegata alla vita che la mandorla poteva assicurare.

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