venerdì 29 Marzo 2024,

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Fondi. La Caretta Carette depone le uova sul longomare fondano

scritto da Redazione
Fondi. La Caretta Carette depone le uova sul longomare fondano

«A distanza di due anni esatti, un altro nido di Caretta Caretta, rinvenuto lo stesso giorno di quell’ormai leggendario 2020 quando centinaia di persone accorsero per ammirare lo spettacolo: sembra una favola ed invece è realtà. Un sentito ringraziamento va a tutti gli operatori di TartaLazio, non solo per le delicate operazioni di trasferimento del nido che si trovava troppo in prossimità della battigia, ma anche per la primissima segnalazione da parte di un volontario che ha consentito un tempestivo intervento. L’auspicio è che anche questa schiusa, come quella di due anni fa, possa essere da record. C’è molta attenzione alle tematiche ambientali in zona Capratica. Basti pensare che i primi due vincitori della #ciccachallenge, la sfida lanciata dal Comune di Fondi per ridurre la presenza di mozziconi di sigaretta sul litorale, si trovano in questa zona. Parliamo del camping “Le Dune” e del lido “San Salvador” che saranno premiati ufficialmente nei prossimi giorni. L’auspicio è che questo nido sia un incentivo a tutelare e valorizzare sempre più il nostro bellissimo litorale».

Così il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto a poche ore dalla notizia del rinvenimento di un nido di Caretta Caretta in zona Capratica.

L’annuncio sulla pagina Facebook del Comune di Fondi

Mamma Caretta Caretta è tornata a visitare il litorale fondano. A distanza di due anni dalla nidificata record in zona Holiday, la scorsa notte un tartaruga marina ha deposto le uova sulla spiaggia di Capratica, nel lungo tratto di arenile libero a sud del lido “San Salvador”, quasi al confine con la vicina spiaggia di Sperlonga segnato dal lido “Il Selvaggio”.

L’area è stata transennata dagli operatori di TartaLazio che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e provveduto a traslocare il nido in quanto troppo vicino alla battigia.

Si parla di un numero di uova uguale, se non superiore, a quello di due anni fa. Nelle foto il ritrovamento del nido all’alba, un’immagine generica della zona e gli esperti di Tartalazio al lavoro durante le operazioni di trasferimento.

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