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Fondi. Antonetti all’attacco di De Meo

scritto da Redazione
Fondi. Antonetti all’attacco di De Meo

Un vero e proprio salasso a famiglie e aziende fondane deciso dai vertici di Acqualatina e da alcuni sindaci e presidenti di provincia lo scorso 7 agosto 2014. Undici sindaci su 38, tra cui Salvatore De Meo, approvarono un aumento tariffario di ben 46 milioni di euro, su proposta del gestore idrico Acqualatina.
In violazione della legge, in una seduta di dubbia legittimità, decisero di scaricare sui cittadini, in termini di aumenti tariffari, il fallimento di una gestione disastrosa.
Ulteriore beffa nei confronti delle famiglie ed imprese è data dall’addebito per tutti i contratti in essere, non solo per i nuovi, di una sorta di “deposito cauzionale” mascherandolo come garanzia di una eventuale morosità, pur di “rapinare” soldi ai cittadini. Trattasi di una imposizione unilaterale non legittima né ammissibile in un rapporto contrattuale paritetico.
E’ la stessa Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico a respingere e a dichiarare inammissibile la “proposta di impegni presentata da Acqualatina per sanare
le irregolarità contestate nei suoi confronti dall’autorità citata, in merito alla procedura di applicazione delle tariffe, agli adempimenti per la raccolta dati, trasparenza dei documenti e tariffa di depurazione”.
Ebbene, invece di tutelare i propri cittadini, Il sindaco De Meo si rende complice con il suo assenso e voto favorevole, di una gestione fuori controllo della società Acqualatina, che ci fa rimpiangere quella del vecchio Consorzio Acquedotti degli Aurunci.
Lodevole risulta, pertanto, ogni voce ed iniziativa pubblica di denuncia e di proposte atte ad impedire il saccheggio delle tasche dei cittadini, dei bilanci delle aziende artigiane, commerciali e professionali.
La rabbia e l’indignazione di tanti fondani si è altresì manifestata proprio ieri mattina nei pressi del mercato settimanale, nel sottoscrivere una petizione popolare promossa dal Comitato di zona delle frazioni della Madonna degli Angeli, di San Magno, delle Rene, di Vardito.
Tantissimi ricordano la beffa di un referendum popolare sull’acqua pubblica rimasto inattuato nonostante che 26 milioni di italiani (circa il 60%) si espressero in modo favorevole, anche a causa di amministratori locali, come il sindaco De Meo, che continua a perseguire scelte di gestione del tutto privatistiche di un bene fondamentale per la vita delle persone.
Il sottoscritto, quale candidato a sindaco del movimento “Fondi ci chiama”, considerando il bene acqua una risorsa preziosa ed essenziale per la vita e l’ambiente, si impegna ad attuare immediatamente una gestione pubblica, da sottrarre ad interessi privatistici di varia natura. Risulta altresì paradossale che la città di Fondi, ricca di tale risorsa, debba subire tali ingiustizie!

Movimento “Fondi ci chiama”
Gianfranco Antonetti
(candidato a sindaco)

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