venerdì 29 Marzo 2024,

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Coronavirus: appello alle istituzioni per una burocrazia più leggera salva-aziende

scritto da Redazione
Coronavirus: appello alle istituzioni per una burocrazia più leggera salva-aziende
“Ho inviato al direttore della mia banca il modulo per chiedere il finanziamento sopra i 25000 euro garantiti al 90% dallo Stato , scaricabile da venerdì 24 aprile sul  sito del fondo di garanzia del MISE, chiedendogli la conferma se  il modulo fosse quello
 Giusto” , risposta alla mail- “ che non sapeva nulla  e non poteva darmi una risposta al riguardo” – e’ quanto dichiara Massimo Caprari direttore amministrativo della DNA GROUP Express Courier e membro del direttivo CNA ROMA trasporti.
Non si può andare avanti così, il nostro settore non si e’ mai fermato, anche se il fatturato e’ calato nei mesi di marzo e aprile, abbiamo sempre erogato i nostri servizi a costi alti , spese per carburante, stipendi, sanificazione mezzi, sanificazione strutture ecc. e la conseguente diminuzione di incassi per le difficoltà di molti clienti a pagare le fatture scadute.
E’ dal 7 marzo , dai tempi del primo decreto che chiediamo sostegno a fondo perduto attraverso lo strumento dell’ “agenzia delle entrate”per un erogazione diretta sui conti correnti ,; ora sembra che nel decreto di aprile(maggio) ci sia questo intervento.” Siamo il paese dell’incontrario”, quest’ azione doveva essere svolta 2 mesi fa!
Ora diciamo ,bene lo spostamento delle tasse, bene i sostegni agli affitti, bene le future riduzioni sulle bollette, bene le moratorie su prestiti vari, ma ora c’e’ bisogno che le banche velocizzino la loro azione di erogazione dei prestiti, come prevede il decreto liquidità, ricordando i tanti miliardi che negli ultimi 10 anni gli sono stati dati per salvarle da disastri creati da loro stesse , soldi trovati dalla notte al giorno.
Un ultima  cosa-  per la fase tre, oltre alle tante misure previste,  il governo deve tenere conto di un nuovo jobs act per almeno tre anni a contributi 0 per le aziende sui lavoratori che rientrano dalla cassa integrazione e per i nuovi assunti, la ripresa sarà dura, durissima – conclude Caprari.

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