“Le elezioni ci hanno dato una scossa e suggerito di non dare nulla per scontato. Nemmeno quel centrodestra che qualcuno dava per morto“. Lo afferma a ‘Il Messaggero’, Debora Serracchiani, vicesegretario Pd, secondo la quale il centrodestra è “tornato a giocare con le paure degli italiani. E’ un centrodestra a trazione leghista, che fa leva sui timori dei cittadini, poco importa che si parli di rom, immigrati o dell’incapacità di fare funzionare il sistema. Per carità, sono avversari politici con cui confrontarsi, ma questo modo di non governare è un ritorno al passato, laddove pareva che anche in Italia dovesse affermarsi un centrodestra legato al popolarismo europeo“.
“Il centrodestra di Salvini – afferma Serracchiani – ha la stessa matrice del grillismo: la paura che si articola con il no all’euro come con la richiesta di chiudere le frontiere“, ma “il M5S preferisce l’isolamento e sceglie il centrodestra“.
“Noi – rimarca Serracchiani – paghiamo lo scotto delle vicende romane, oltre ad alcune incertezze a livello locale dove non abbiamo trasferito il coraggio delle scelte fatte a livello nazionale. Ma abbiamo tenuto in un momento difficile“. Alla domanda se questo test rimetta in discussione l’Italicum, il vicesegretario dem replica: “No. Il voto amministrativo non produce un esito nazionale, e l’Italicum ha come obiettivo stabilita’ e governabilita’ nell’interesse di tutti, non di questo o quel partito“.
“Bisognerà ragionare – conclude – sulle primarie che non possono essere l’occasione per regolare conti interni e, tanto meno l’estrema ratio quando non riusciamo a gestire le dinamiche del partito. Alcune volte, bisogna che sappiamo dire anche dei no“.