giovedì 28 Marzo 2024,

Dai Comuni

Ξ Commenta la notizia

Comitati Mazzocchio: Easy Energia accusa i comitati ma non risponde alle domande

scritto da Redazione
Comitati Mazzocchio: Easy Energia accusa i comitati ma non risponde alle domande

Ti accorgi di aver colto nel segno, di aver assestato un giusto colpo al tuo avversario, quando questo risponde in modo confusionario al colpo subito, attaccando, sbraitando e lanciando accuse invece di rispondere nel merito a delle semplici domande. Ed è quello che ha fatto Easy Energia”.

A parlare così sono Luigi Cellini (comitato di Mazzocchio), Yuri Musilli (Boschetto Gricillì Macallé) Pasqualino Pisano (Pontinia Ambiente e Salute) e Emilio Altobelli (Il Fontanile) in risposta al comunicato dai toni stizziti inviato dalla Easy Energia alla stampa dopo che i rappresentanti dei cittadini avevano chiesto una sola, semplice cosa. Chi c’è dietro alla Easy Energia? In effetti la società, come già scritto in un precedente comunicato, appare costituita il 05 luglio del 2012 e conta su un capitale sociale di 666.666,67 euro. Circa la metà di questi fondi appartengono alla Compagnia Fiduciaria Lombarda (300 mila euro). Il resto delle quote è ad appannaggio della Bio2gas srl e della Bridgeco srl. La prima è stata costituita solo il 17 aprile del 2014 ed ha un capitale sociale di 740 mila euro quasi interamente controllato da un’altra fiduciaria, l’Arepo Fiduciaria s.r.l. (che detiene una quota parti a 724.900,00 euro).

La società non ha risposto nel merito ovviamente. Ha difeso sbrigativamente la legittimità delle operazioni sostenendo che il “socio fiduciario è solo uno strumento contrattuale che ha regolato il passaggio di controllo delle quote da Bio2gas al gruppo americano Anaergia”. Peccato che questa sembrerebbe non essere la verità visto che la Anaergia, nel caso, controlla già Bridgeco, che è la terza società presente nell’asset proprietario di Easy Energia.

La società poi fa i nomi dei rappresentanti dei comitati – continua Cellini – peraltro confondendo un professionista, come il nostro addetto stampa Andrea Lucidi, per un semplice rappresentante del comitato. Un atteggiamento, quello di fare nome e cognomi tentando di gettare discredito, tipico dei gruppi estremisti degli anni 70. Peccato – stigmatizza Cellini – che noi agiamo alla luce del sole, e questo comunicato lo dimostra; la Easy energia invece continua a non dirci chi abbia messo i soldi per la costruzione di un impianto di biometano”.

Ci preoccupa – concludono i rappresentanti degli stessi –che chi ha deciso di rispondere al nostro comunicato non abbia nemmeno saputo comprendere quanto scritto. Non abbiamo mai accostato Sep e Easy Energia dal punto di vista societario. Semplicemente, è un fatto, Easy Energia andrà ad insistere sullo stesso territorio dove operano Sep e Sogerit, tratterà la stessa tipologia di rifiuto (la frazione organica) e risulta quindi non necessaria per lavorare i rifiuti prodotti dalla provincia, dovendo quasi sicuramente ricorrere a quelli di altri comuni, prima tra tutti Roma. Il fatto che opererà su un territorio già inquinato e vessato dalla Sep stessa non è purtroppo una nostra responsabilità, anzi ne avremmo fatto sicuramente a meno”.

A preoccupare i comitati è anche il contesto in cui è maturata l’autorizzazione ad Easy Energia: “Non è colpa nostra se la dirigente al settore rifiuti Flaminia Tosini è stata arrestata per aver favorito l’imprenditore Walter Lozza e i giudici hanno messo nero su bianco che il settore dei rifiuti è stato gestito, negli ultimi anni, privatisticamente e con fini diversi da quelli perseguenti il bene comune. Non è colpa nostra se ad autorizzare Easy Energia sia stata la stessa Flaminia Tosini. Non vedendoci chiaro sull’asset proprietario abbiamo solo chiesto trasparenza”.

I comitati, infine, sempre nel solco della massima trasparenza, invitano ufficialmente gli amministratori della società Easy Energia, chiunque essi siano, ad un incontro pubblico da organizzare nel più breve tempo possibile e nel rispetto delle normative anti-covid.

I commenti non sono chiusi.

Facebook