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Cause sulle morti da amianto, nuova svolta da due sentenze del Tribunale di Latina

scritto da Redazione
Cause sulle morti da amianto, nuova svolta da due sentenze del Tribunale di Latina


Doppio successo dell’avvocato Ezio Bonanni. Attraverso due diverse pronunce sono stati riconosciuti il diritto alla rendita vitalizia alla vedova di un ex operaio Goodyear ed il diritto di una ricorrente ad ottenere l’aumento della pensione del marito morto 
Una nuova svolta nelle cause sulle morti da amianto. Con una sentenza del tribunale di Latina del 3 dicembre l’Inail è stata condannata a costituire la rendita in favore della vedova di un ex dipendente Goodyear morto per tumore al polmone nel novembre 2011. Il tribunale di Latina, in persona del giudice Umberto Maria Costume, ha giudicato fondato il ricorso della vedova e delle figlie. L’ex dipendente della Goodyear è rimasto esposto alle fibre aerodispense in misura superiore alla soglia normativa per circa 27 anni, ossia per tutto il periodo lavorativo dal 1973 al 2011. Il Ctu nominato dal Tribunale ha ripercorso i dati anamnestici e le risultanze dello scrutinio della documentazione medico-assicurativa, ed ha ritenuto che l’ex operaio fosse affetto da ‘carcinoma squamoso del polmone’.  Nella sentenza del tribunale si evidenzia come ‘tale patologia ha trovato nell’attività lavorativa ed in particolare nell’esposizione all’amianto dell’uomo, un fattore quantomeno concausale nel suo determinismo ed è contemplata nelle tabelle delle malattie professioni’. Il giudice Costume del tribunale di Latina ha quindi condannato al pagamento in favore dei ricorrenti dei ratei maturati relativamente alla rendita vitalizia per danno biologico pari ad un grado di menomazione del 90% dalla presentazione della domanda sino al decesso, oltre agli interessi legali.  In un’altra pronuncia sempre del giudice Umberto Maria Costume del tribunale di Latina è stato invece riconosciuto l’aumento della pensione per esposizione all’amianto. A presentare ricorso è stata la vedova che chiedeva il diritto alla rivalutazione contributiva della pensione del marito deceduto, relativamente al periodo di esposizione all’amianto certificato dall’Inail. Il tribunale anche qui ha accolto le ragioni della ricorrente, affermando il diritto del deceduto a vedersi accreditato dall’Inps la rivalutazione contributiva per il periodo certificato dall’Inail.  I ricorrenti di entrambe le cause si sono rivolti all’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona, noto per la sua più che ventennale esperienza nella difesa delle vittime dell’amianto “Vinta un’altra grande battaglia –afferma l’avvocato Ezio Bonanni- il tribunale di Latina ha reso giustizia a due vedove, una che si era viste negare il diritto alla rendita vitalizia per la morte del marito per tumore al polmone da amianto e l’altra per vedersi riconosciuto l’aumento della pensione per l’esposizione all’amianto del suo ex coniuge anch’esso deceduto. Prosegue senza sosta la nostra battaglia per tutelare gli esposti all’amianto ed anche le loro famiglie”.

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