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Adinolfi, Lega: «Le proposte in Europa per il rilancio del settore turistico italiano e pontino»

scritto da Redazione
Adinolfi, Lega: «Le proposte in Europa per il rilancio del settore turistico italiano e pontino»
«Alla luce dei vari incontri tenuti dalla Lega con i rappresentanti italiani del settore turistico, il nostro partito ha predisposto un pacchetto di proposte che possa aiutare il settore a riprendersi una volta esaurita l’emergenza sanitaria: un piano strategico risultato della collaborazione con associazioni e operatori di categoria che sosterremo anche in Europa».
Così l’Eurodeputato della Lega di Latina, Matteo Adinolfi torna ad intervenire sul tema del turismo dopo aver stigmatizzato l’altro giorno le dichiarazioni della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen che chiedeva di aspettare a prenotare le vacanze per la prossima estate.

«Il  turismo in Italia – spiega Adinolfi – rappresenta 13% del PIL con un fatturato di 232 miliardi di euro che garantisce il 14,9% dell’occupazione italiana con 3,5 milioni di addetti. Purtroppo gli effetti della pandemia e del lockdown peseranno secondo le stime con una perdita di ricavi previsti pari al 75%, dal momento che sono di fatto stati cancellati tutti i viaggi legati al turismo scolastico, vacanze della terza età, turismo religioso, viaggi all’estero e crociere. Quasi azzerate poi anche  le prenotazioni per l’estate 2020 e totalmente azzerati gli eventi, i congressi e il business Travel.

Inoltre, è fermo anche turismo termale è quello degli agriturismi. Chiusi i parchi a tema. Azzerato l’incoming: con una stima per il 2020 che prevedeva quasi 200 milioni di turisti stranieri, mentre oggi sarebbe un grande risultato quello di arrivare al 20% di quella stima.
Per quanto riguarda il turismo interno: più della metà degli italiani non si vuole spostare dalla propria città per le vacanze; una parte non avrà disponibilità economiche e un ulteriore percentuale non potrà usufruire delle ferie.

A tutto ciò poi dobbiamo aggiungere i dati che riguardano i pubblici esercizi dove sono a rischio attività che generano 21 miliardi di euro di Pil l’anno e dove secondo le stime Fipe si registra un rischio chiusura per 50.000 imprese con una stima di 300.000 posti di lavoro in meno».

Dati che fanno tremare i polsi e che stimano una perdita di milioni di posti di lavoro senza un intervento deciso e massiccio a sostegno del settore.

«Per questo – spiega Adinolfi – la Lega in Italia e in Europa sosterrà le ragioni degli operatori del settore. In primo luogo con l’istituzione di un FONDO STRAORDINARIO PER IL SOSTEGNO AL TURISMO, una richiesta proveniente da tutto il comparto  del settore».
La proposta della Lega prevede infatti, l’istituzione, presso il Ministero i beni, le attività culturali ed del turismo, di un Fondo straordinario di sostegno al mancato reddito per tutte le imprese che operano nel comparto turistico: imprese turistiche, ivi incluse le agenzie di viaggio i tour operator e i parchi divertimento, nonché le imprese termali, le strutture extralberghiere, i gestori di stabilimenti balneari, le professioni turistiche, gli intermediari, le imprese di trasporto turistico con autobus e trasporto di linea commerciale 2003 n. 218 e del d.lgs n. 285 del 2005 e i pubblici esercizi. Le risorse sono concesse, con garanzia dello stato, a titolo di prestiti a fondo perduto, in un arco di tempo quinquennale, in misura pari alla perdita di fatturato subita nell’anno 2020 rispetto il fatturato registrato nel 2019.
Tra le misure fiscali avanzate dal partito di Salvini figurano poi:
• Credito di imposta del 60% canone di locazione di immobili strumentali all’esercizio dell’attività o del 60% dell’importo pagato dal gestore a titolo di corrispettivo per l’affitto d’azienda. (Proposta presentata nel decreto-legge n. 18 del 2020).
• Abolizione del versamento IMU per l’anno 2020 nelle due componenti: acconto entro 16 giugno 2020 e saldo entro 16 dicembre 2020 in favore degli operatori del comparto turistico. (Proposta presentata nel decreto legge n. 18 del 2020).
• Estensione delle moratorie sui pagamenti di tutti i tributi dovuti e possibilità di rateizzazione su un arco di tempo biennale e sospensione delle utenze.
• Istituzione di un anno bianco con riferimento all’anno fiscale 2020, per conservare liquidità alle imprese. (Proposta presentata nel decreto-legge n. 18 del 2020).
• Revisione dell’aliquota IVA per la vendita di pacchetti turistici dall’attuale 22%, aliquota ordinaria, ad aliquota ridotta del 10%.
• Credito di imposta per l’anno 2021 e 2022, pari al valore dell’imposta sul valore aggiunto non detratta nei precedenti anni.
• Detrazione in sede di dichiarazione dei redditi delle persone fisiche delle spese per servizio pubblico non di linea.

Tutti provvedimenti che poi dovranno essere integrati anche attraverso una rimodulazione dell’assistenza sanitaria per cui si propone anche la sperimentazione di nuovi modelli di assistenza attraverso i previsti accordi tra strutture sanitarie pubbliche e aziende termali per le finalità di contenimento della spesa sanitaria (art. 15, comma 13, lett. c-bis, D.L. 6 luglio 2012, n. 95), anche consentendo di erogare da subito a tutti gli assistiti dal Servizio sanitario nazionale i cicli di riabilitazione termale motoria e della funzione respiratoria, attualmente riconosciuti ai soli assicurati dell’INAIL ed ampliando il novero delle patologie previste ricomprendendo tra queste anche gli esiti dell’infezione da COVID – 19.

Per quanto riguarda poi l’occupazione e il lavoro stagionale legato al settore turistico la Lega propone:
• Rimozione dei limiti che impediscono il ricorso al contratto occasionale da parte degli operatori del settore turistico e pubblici esercizi e contestuale ampliamento della platea a tutte le imprese turistiche. (Proposta presentata al decreto –legge n. 18 del 2020).
• Proroga di tutti gli ammortizzatori sociali per emergenza COVID-19, attualmente per nove settimane, fino alla fine del 2020.
• Accesso alle misure di cassa integrazione per il personale del comparto turistico assunto dopo il 23 febbraio 2020, per i contratti sottoscritti prima dell’entrata in vigore del decreto-legge n.18 del 2020, per la maggior parte assunti con contratti stagionali.
• Prolungamento del trattamento Naspi per tutelare il reddito dei lavoratori stagionali.

Un capitolo a parte poi viene dedicato ai viaggi in italia e alla promozione del settore con incentivi a svolgere un periodo di vacanza in Italia attraverso la detrazione d’imposta, per i contribuenti soggetti all’imposta sui redditi delle persone fisiche, entro un tetto prefissato, da riconoscere in relazione all’acquisto di servizi turistici per viaggi in Italia. Riconoscimento inoltre di un bonus ferie per incentivare i viaggi in Italia e all’estero. (Proposta presentata al decreto –legge n. 18 del 2020).
Coinvolgimento dell’ENIT in tutte le attività di promozione del Paese in chiave turistica attraverso la valorizzazione dell’offerta esperienziale dei territori legata alla loro storia, cultura e tradizioni, nonché la promozione di eventi e fiere nazionali ed internazionali. (Proposta presentata al decreto- legge n. 18 del 2020).
Organizzazione, attraverso l’ENIT in primo luogo, di un evento stagionale che coinvolga tutti i settori economici del Paese che sono in qualche modo legati al ritorno dei flussi turistici in Italia al fine di promuovere l’immagine del Paese nel mondo.

• Estensione al settore della sospensione dei versamenti ai sensi dell’articolo 61 del Decreto legge n. 18 del 2020 “Cura Italia”. (Presentato una nostra emendativa al “Cura Italia”).
• Riduzione a 70 euro, con decorrenza 1° gennaio 2020, della soglia di spesa minima per il rimborso dell’IVA sugli acquisti effettuati in Italia da soggetti non residenti e non domiciliati nell’Unione Europea, così come prevista all’articolo 38-quater, comma 1, del DPR 26 ottobre 1972, n. 633, da 300 mila lire (oggi 154, 94 Euro).

Infine la famigerata direttiva Bolkestein sulla quale già l’altro giorno l’Eurodeputato pontino aveva puntato il dito chiedendo all’Ue un pronunciamento netto a favore dell’Italia da parte della Commissione e invitando al tempo stesso gli enti locali a procedere al prolungamento delle concessioni balneari per dar modo alle aziende italiane e pontine di garantirsi un arco di vita oltre il 31/12/2020.
Per ovviare ai danni arrecati dall’emergenza epidemiologia COVID-19 e porre rimedio ai gravi turbamenti dell’economia da essa generati la Lega propone:
• Fissazione di un termine perentorio per l’adozione del DPCM di attuazione della disciplina di revisione delle concessioni demaniali marittime ai sensi del comma 675, della legge 145 del 2018, confermando così l’estensione della concessione di 15 anni. (Proposta presentata al decreto –legge n. 18 del 2020).
• Sospensione dei canoni relativi alle concessioni demaniali marittime per 24 mesi , ivi inclusi i porti turistici, nonché dei canoni di concessione mineraria, a titolo di risarcimento per i danni subiti dalle imprese, a seguito del lockdown che ha impedito, in particolare, la manutenzione continua degli stabilimenti, con conseguenti danni alle strutture. (Proposta presentata al decreto –legge n. 18 del 2020).
• Definizione dei procedimenti giudiziari o amministrativi pendenti alla data del 31 dicembre 2019concernenti il pagamento dei canoni e degli indennizzi per l’utilizzo dei beni demaniali marittimi e delle relative pertinenze.
• Sospensione, per un periodo di 24 mesi, dell’applicazione su tutto il territorio nazionale dell’applicazione della disciplina relativa allo svolgimento della professione di guida turistica. (Proposta presentata al decreto –legge n. 18 del 2020).

«Per quanto di competenza Europea – dichiara l’Eurodeputato pontino Matteo Adinolfi – ci sarà da parte mia e da parte dei colleghi del gruppo il massimo impegno per sostenere le ragioni degli operatori italiani e pontini»

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