venerdì 19 Aprile 2024,

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scritto da Redazione

Fondi. Report di sei mesi di lavoro consiliare: parla Francesco Ciccone

Sono trascorsi già sei mesi da quella piovosa mattina di Ottobre. Anche quel 24 capitò di Sabato. Ed oggi, come allora, vivo la stessa emozione. Quel giorno perché mi accingevo ad entrare per la prima volta nella massima assise cittadina, stavolta perché scrivo una Lettera Aperta per salutare i sei mesi da quella seduta di insediamento del Consiglio Comunale di Fondi.

Sei mesi che ci hanno consegnato 8 sedute di Consiglio, 28 Commissioni, 8 Conferenze dei Capigruppo Consiliari, spesso animate da toni forti e polemiche, raramente arricchiti da posizioni condivise e decisioni unanimi. 182 giorni, che non ho vissuto solo da Consigliere Comunale ma anche e soprattutto come rappresentante di una Comunità di Donne e Uomini che non ha mai smesso di sostenermi. Una Famiglia allargata che mi ha permesso di seguire ogni tappa, intervenire ed esprimere il pensiero di Fondi Vera su tutto ciò di cui si discutesse, spesso e volentieri aggiungendo proposte e suggerimenti che distinguessero il nostro percorso.

Lo ammetto, mi ha lasciato perplesso constatare come in più occasioni le idee messe sul tavolo siano state snobbate, probabilmente per non dare spazio al nostro modo di “fare Politica”, senza però considerare che a rimetterci in questi casi non è il Consigliere o lo schieramento ma l’intera Città. Mi ha colpito in negativo l’approssimazione e la superficialità nel trattare determinati argomenti, mi ha deluso l’assenza di visioni coraggiose e ambiziose.

Ma ringrazio per questo chi sta amministrando, e badate bene, amministrando e non governando. Perché proprio questi sei mesi hanno confermato ciò che era già ampiamente emerso durante la Campagna Elettorale. Abbiamo un’idea di Città diametralmente opposta, abbiamo una carica ed un’energia che non farà mai venire meno il nostro impegno, abbiamo davanti a noi una strada lunga e tortuosa ma proprio per questo la affrontiamo col sorriso sulle labbra e la forza di volontà di chi vuole costruire una Fondi migliore. Costi quel che costi.

Ed allora in questa Lettera Aperta voglio rivolgermi a tutti i colleghi Consiglieri Comunali ma anche Assessori e Sindaco, perché nell’aula prevalga umanità, il massimo rispetto dei ruoli ma prima di tutto delle persone. Un confronto serrato e costante ma che sappia restare sempre leale e moralmente ineccepibile.

Un appello voglio rivolgerlo a chi siede con me tra i banchi dell’Opposizione, affinché non manchino mai l’entusiasmo di questi sei mesi e la compattezza. Pur nella diversità di ogni movimento e nelle sensibilità proprie di ogni Consigliere, reputo uno degli aspetti più positivi di questa esperienza la maturità istituzionale che sta emergendo dalle forze alternative alla maggioranza.

Un invito lo faccio proprio alla maggioranza. Perché sappia d’ora in poi trarre spunto da ciò che produciamo in termini di idee e proposte, e riconoscerlo pubblicamente ogni qual volta lo fa senza però darcene atto, perché possa crescere il dialogo nell’interesse della Città, perché riveda il suo copione e dia rappresentanza all’Opposizione in seno all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale. Ed ancora affinché cambi marcia, rimetta la persona al centro della propria azione politica, si interfacci costantemente con la cittadinanza e non si sottragga mai alle responsabilità proprie di chi è chiamato a svolgere questo ruolo così importante.

Un pensiero lo voglio dedicare a tutte le forze politiche, anche a quelle non rappresentate in Consiglio. Perché lavorino con sempre maggiore convinzione e avvicinino ancora più persone all’interesse per la Politica, quella con la P maiuscola. E con loro anche a tutte le Associazioni, impegnate sul territorio in ogni ambito, perché sono il vero motore di questa Città e possono insegnarci ancora tanto in appartenenza e fratellanza.

I Fondani si aspettano dalle Istituzioni qualcosa di più, qualcosa di diverso rispetto a questi primi sei mesi che vanno in archivio. Ce lo manifestano in tutti i modi, ce lo fanno notare in tutte le forme. E se oggi stanno tornando ad interessarsi della “cosa pubblica” è essenzialmente merito di chi, come noi, li sta aggiornando ed informando su ciò che avviene. E questo mi auguro sia chiaro a tutti. Anche e soprattutto alla maggioranza, che deve comprendere quanto sia prezioso il ruolo delle forze di Opposizione, che contribuiscono ad alzare l’asticella delle aspettative ed in tal modo fanno sì che non ci si accontenti e si lavori per fare sempre meglio. D’altronde è innegabile, ed in diverse occasioni è apparso evidente come ci sia stato bisogno di una spinta per “convincere” la maggioranza ad osare o almeno immaginare di farlo.

Sono fermamente convinto che questa sia un’esperienza incredibilmente stimolante, e auguro ad ogni Cittadino di vestire almeno per un giorno i panni di Amministratore. Per comprendere, conoscere, approfondire. E sfatare il tabù secondo cui “bisogna essere all’altezza della situazione”. Perché siamo assolutamente all’altezza della situazione, anzi. Siamo anche oltre. Lo siamo già nel momento in cui dimostriamo amore nei confronti di questa terra, e soprattutto quando non nascondiamo la polvere sotto al tappeto voltandoci dall’altra parte. Lo siamo oggi, forti di un crescente consenso, ma lo saremo ancor più domani, quando la Città tutta capirà che è tempo di una classe dirigente all’altezza dei nostri sogni e di una Fondi a misura di futuro.

Grazie, ancora una volta grazie, lo dico a chi ha creduto in me, a chi ha scelto Fondi Vera, a chi ci e mi accompagna in questo progetto che non smetterò mai di dire è sociale, culturale e politico. Oggi come sei mesi fa, è tempo nostro, è tempo di chi ha a cuore questa Città anche se non la amministra, è tempo di chi ama Fondi nonostante tutto e tutti, è tempo di chi a questa terra ha ancora voglia di dedicare tutte le sue energie migliori. Oggi più di ieri, meno di domani.

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